Corriere 16.4.16
«Raggi nel coro di Berlusconi» Lei smentisce l’attacco dell’Unità
di Ernesto Menicucci
Il giornale renziano alla candidata 5 Stelle: ha chiarito, non dobbiamo scusarci
ROMA
È lei o non è lei? No, quella ragazza bruna, coi capelli lisci, le dita
affusolate, che compare a fianco di Francesca Pascale nel
video-tormentone della campagna elettorale berlusconiana del 2008
scandita dal ritornello «Meno male che Silvio c’è», non è Virginia
Raggi, candidata sindaco di Roma del Movimento Cinque Stelle. E il
presunto scoop dell’ Unità.tv che ripropone quel video con tanto di
domanda allusiva («Secondo voi quella ragazza bruna che si sistema i
capelli è un’allora 29enne Virginia Raggi? Difficile dirlo. A ognuno la
sua risposta»), si trasforma in un boomerang per il giornale del Pd.
In
serata la Raggi twitta: «Ringrazio l’Unità per la pubblicità gratuita e
per il buon giornalismo, anche se la ragazza del video non sono io».
Una punta di ironia per chi ha pubblicato una notizia (seppure in forma
dubitativa) senza verificarla. Ma, prima di rispondere, nello staff di
M5S ci hanno pensato a lungo. Temeva, la Raggi, che fosse una sorta di
«trappola»: o per montare un caso ad uso e consumo di tutti gli organi
di informazione; o per farle prendere nettamente le distanze da Forza
Italia e dal centrodestra (quei voti, al ballottaggio, fanno gola a
tutti); oppure, ancora, per farla uscire allo scoperto, colpendola poi
con altre «rivelazioni». Fantasmi, forse. Ma da tempo, dentro i Cinque
Stelle, circola la voce che i dem stiano lavorando a un «dossier su
Virginia» e il suo passato. È anche il segno di come vanno le cose nella
corsa al Campidoglio: la sfida vera, con il centrodestra ancora diviso,
è tra Pd e M5S. E vale tutto, anche i colpi bassi.
Alessandro Di
Battista e la Raggi, qualche giorno fa, hanno chiamato in causa il
candidato Pd Roberto Giachetti «che era al fianco di Luigi Lusi (il
tesoriere della Margherita condannato a sette anni per aver distratto
circa 25 milioni dalle casse del partito, ndr ) senza vedere niente». E
il vicepresidente della Camera aveva replicato: «La Raggi ha un’etica
disgustosa». Ora la nuova puntata, al termine della quale — però — a
l’Unità non resta che «prendere atto: ma non ci dobbiamo scusare»,
spiega il direttore del sito Mario Lavia, ex vicedirettore di Europa .
Via Twitter, la risposta diretta alla Raggi: «Grazie del chiarimento.
Come ha capito la nostra non era una tesi, ma una domanda».
Ma
perché allora pubblicare quel video? «Si sa — dice Lavia — che la
candidata di M5S ha frequentato, per motivi professionali, gli ambienti
della destra romana, avendo fatto il praticantato da Cesare Previti e
lavorando nello studio Sammarco, che difende lo stesso Previti». E
questo basta a pubblicare una notizia non sicura? «Ci sembrava comunque
curioso e interessante. E lo avremmo fatto per qualunque altro
candidato, Giachetti compreso. La ragazza del video è molto somigliante
e, visti i trascorsi della Raggi, non mi meraviglierebbe se fosse
capitata in qualche manifestazione a sostegno di Berlusconi». Non è che
l’Unità ha altro nel cassetto? «Se avessimo delle informazioni sulla
Raggi, le pubblicheremmo», dice ancora Lavia. Per ora niente, neppure un
rigo: «La storia del video non la mettiamo sul giornale. Era un
giochino da web», dice il direttore De Angelis.
Eppure, per sapere
che la ragazza che canta non fosse la Raggi, bastava un piccolo
controllo. Nel video compare Giancarlo Miele, ex consigliere regionale
del Lazio con la giunta Polverini, all’epoca coordinatore dei giovani.
Contattato dal Corriere , anche Miele smentisce: «Ma no, ne sono sicuro
al 99,9%. Quel video, con le riprese al Palazzo della civiltà e del
lavoro dell’Eur, l’ho organizzato io. C’erano tutti i nostri ragazzi, li
conosco uno a uno. Ora, comunque, me lo riguardo». Cinque minuti dopo,
richiama: «Confermo. Non è lei. Poi questa ragazza ha gli occhi verdi,
la Raggi mi pare li abbia scuri». E chi è allora, quella del video? «Una
studentessa della Luiss, mi pare. Ma sono anche passati 8 anni...».