mercoledì 23 marzo 2016

Repubblica 23.3.16
Riforme, appello della sinistra al Colle
I timori dei capigruppi di Sinistra Italiana che ieri hanno incontrato il presidente della Repubblica Mattarella “Il governo non abbini il referendum costituzionale e alle amministrative”. La risposta del capo dello Stato
di C- L.

ROMA. Il timore strisciante a sinistra è che Matteo Renzi voglia tentare un blitz. Anticipare dall’autunno alle amministrative di giugno il referendum già previsto per ottobre. Il ddl Boschi attende l’ultimo passaggio d’aula ad aprile, poi la parola passerà agli elettori per la consultazione confermativa (niente quorum) sulla riforma della Costituzione, sul superamento del bicameralismo perfetto, il sostanziale addio al Senato. Di questi timori ieri pomeriggio i capigruppo di Sinistra Italiana, la senatrice Loredana De Petris e il deputato Arturo Scotto, si sono fatti portavoce in un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
È l’occasione per presentare il nuovo soggetto politico che nasce sulla scia di Sel, ma serve ai due anche per rassegnare questa e altre preoccupazioni. La prima riguarda appunto i tempi del referendum costituzionale e il loro no a «eventuali forzature». I timori, hanno spiegato i capigrupo, nascerebbero dal tam tam in Parlamento (insistente soprattutto tra i banchi della minoranza dem e di Si) e dalle risposte a loro dire “elusive e vaghe” che il governo avrebbe fornito alle Camere in occasione di question time e richieste ufficiali. Il presidente Mattarella avrebbe confessato di non aver mai sentito parlare di una simile eventualità. L’anticipazione del referendum da ottobre a giugno non sembra rientrare insomma nel novero delle possibilità. Sempre che il governo Renzi sia stato mai tentato.
Quindi, De Petris e Scotto hanno lamentato l’«uso e abuso» del voto di fiducia da parte dell’esecutivo. Ma hanno sottolineato anche che con «l’allargamento della maggioranza » ad Ala, la formazione di Denis Verdini, il premier dovrebbe presentarsi al Colle e poi tornare alle Camere per una fiducia sul nuovo assetto politico del governo. Ultimo punto, la «preoccupazione sulle nomine negli apparati dello Stato e dei servizi segreti» e hanno informato il Capo dello Stato che chiederanno un chiarimento sul «Caso Carrai» al prossimo question time. Su tutto il presidente della Repubblica ha preso nota come sempre.
La figlia Laura Mattarella rilascia invece al settimanale “Chi” la sua prima intervista. «I miei figli sono grandi e per ora ho messo da parte il lavoro - ha raccontato durante il recente viaggio in centr’Africa - Mi piace stare con mio padre e spero di essergli utile senza sacrificare la famiglia ». Poi ha detto la sua sui campi profughi: «Tutti dovrebbero visitare un campo profughi, soprattutto chi dice che bisogna lasciarli là dove stanno».