il manifesto 19.3.16
No Triv: «Si vuole impedire ai cittadini di esercitare un diritto»
Basilicata. Il coordinamento: cosa fa in concreto la minoranza Pd?
di Serena Giannico
«È
stato deciso che questo referendum deve fallire!». Il coordinamento No
triv della Basilicata risponde alla decisione del Pd, guidato dal
premier Matteo Renzi, di boicottare il referendum, puntando
ufficialmente sull’astensionismo. Dicendo, chiaramente agli italiani che
non devono andare alle urne, il prossimo 17 aprile, perché inutile. I
No triv non lesinano accuse. «La strategia imposta dal Governo centrale a
un mese soltanto dal voto, – viene detto in una nota – si caratterizza
come una squallida scelta dominante, volta a imporre l’ignoranza e
dunque l’indifferenza dei cittadini sui problemi posti dai quesiti
referendari e dunque ad impedire l’esercizio dei propri diritti».
Indice
puntato, quindi, contro la segreteria Pd e i due vice-Renzi, Debora
Serracchiani e Lorenzo Guerini. Questi ultimi, snobbando la verità,
hanno affermato che se il referendum passa, nel settore del petrolio ci
sarà un’emorragia di posti di lavoro. «Roboanti falsità – ribattono gli
ambientalisti – ai quali fa da contrappasso l’assoluta assenza di
contraddittorio riguardo ai posti di lavoro che, con le perforazioni in
mare, si perderebbero nei settori della pesca e del turismo». I comitati
denunciano il tentativo di oscurare la consultazione: «L’unico modo per
far fallire il referendum del 17 aprile, dopo averle tentate tutte per
impedirlo e metterlo in ombra, è quello di nasconderlo all’opinione
pubblica. La parola d’ordine del partito della Nazione è… astensione.
Astensione degli italiani dal voto e prima di questo astensione delle
televisioni, delle radio, dei giornali, dalla discussione e dalla
campagna referendaria. Astensione anche da ogni pratica democratica di
discussione e consenso. A tanto si è ridotta la democrazia in Italia. Il
tutto a discapito della salute, delle bellezze e della ricchezza dei
nostri territori».
E tra le Regioni? Che succede? «La Puglia pare
sia l’unica, al momento, – affermano i No triv – che con Emiliano ha
iniziato, insieme alla campagna elettorale per il Sì, anche una campagna
per stanare l’ipocrisia di un partito. Ma cosa sta facendo il
“governatore” Pittella per questo referendum? Cosa stanno facendo i
politici lucani?».
I No Triv della Basilicata si rivolgono anche
alla minoranza dem, in particolare a Massimo D’Alema, Pier Luigi Bersani
e Roberto Speranza: «Cosa stanno facendo di concreto per il Sì? In che
modo si stanno distinguendo da quanti stanno lavorando per il silenzio,
per l’ignoranza, per la rassegnazione, per l’astensione di milioni di
elettori?».