mercoledì 9 marzo 2016

Corriere 9.3.16
Una Libia federale Per uscire dalla crisi
risponde Sergio Romano

Nel 2004 sono stato in Libia e ho trovato un regime tirannico, ma la gente viveva decorosamente ed erano tollerate le altre religioni, a eccezione della ebraica. Ho anche constatato una contrapposizione fra Tripoli e Bengasi e pertanto oggi le chiedo: perché non creare due Stati indipendenti, la Tripolitania e la Cirenaica, considerata la diversa matrice dei due governi attuali?
Carlo Valli

Mi sto chiedendo perché la comunità internazionale vuole assolutamente una Libia unita. Perché non si pensa a creare due entità separate, Cirenaica e Tripolitania? Ci può raccontare la storia della Libia?
Michele Pezzetti

Cari lettori,
Durante l’Impero Ottomano, quando negli atlanti il nome Libia non esisteva, la Tripolitania era un vilayet, vale a dire una circoscrizione amministrativa, mentre la Cirenaica era una specie di sottoprefettura. La distinzione rifletteva i diversi caratteri delle due regioni (una terza, il Fezzan, era molto meno abitata). In Tripolitania la capitale era una città mediterranea, centro commerciale per le merci provenienti dal sud, abitata da arabi della costa, da una antica comunità ebraica e da qualche mercante greco; mentre il resto del vilayet era una costellazione di tribù la cui importanza dipendeva dal numero dei membri e dalle capacità dell’anziano notabile che ne era il capo padrone.
In Cirenaica, una congregazione religiosa, la Senussia, aveva creato un piccolo Stato confessionale, punteggiato da monasteri (zauia) che davano un letto ai viaggiatori, e da anacoreti (marabut) che erano, vivi o morti, meta di pellegrinaggi e oggetto di culto. Questo piccolo regno aveva una famiglia regnante, i Senussi, e un capo a cui gli italiani, dopo la conquista, conferirono il titolo di emiro.
La differenza fra le due regioni fu evidente anche nel modo in cui resistettero all’invasione italiana. Le tribù della Tripolitania dettero agli occupanti filo da torcere, ma erano incapaci di azioni coordinate. In Cirenaica, invece, un popolare condottiero, Omar El Mukhtar, fece una efficace guerra di guerriglia che durò sino al 1931.
L’unione delle due colonie italiane in un solo governatorato generale avvenne nel 1934 e fu dovuta, almeno in parte, alla necessità di rendere meno sgradito l’incarico di governatore generale che Mussolini assegnò a Italo Balbo per costringerlo a lasciare l’Italia.
La distinzione fra le regioni divenne nuovamente visibile quando gli Alleati e l’Onu dovettero decidere il futuro status della Libia dopo la fine dell’amministrazione italiana. Per risolvere il problema fu convocato un Comitato preparatorio, composto per la Cirenaica da esponenti della Senussia e per le altre due province (Tripolitania e Fezzan) da capi tribali e da notabili designati dal Gran Mufti di Tripoli. Il comitato propose la convocazione di una Assemblea costituente e questa, nel novembre del 1950, decise la creazione di un regno federale. La corona, nonostante qualche resistenza dei tripolini, andò a Idris, capo della Senussia, detronizzato da Gheddafi nel 1969 e morto al Cairo nel 1983.
La prospettiva di una nuova federazione in cui le due principali regioni abbiano una forte autonomia non è irragionevole. Ma nel 1950, quando fu creato il Regno Unito di Libia, non c’era il petrolio; e la spartizione delle risorse petrolifere può essere più difficile della divisione del territorio .