giovedì 18 febbraio 2016

Repubblica 18.2.16
“Regioni al collasso, servono norme certe”
Il presidente della Toscana Enrico Rossi lancia un appello al governo: “Discuta con noi dei migranti”
intervista di Simona Poli

FIRENZE. «Duecentomila profughi in arrivo e nessuna strategia del governo? Così non si va avanti». Il presidente della Toscana Enrico Rossi guarda con sgomento le previsioni dell’Onu e chiede l’intervento di Renzi.
Che si aspetta dal premier?
«Sul fronte interno deve dare delle regole alle Regioni. Non è possibile che ci siano governatori che rispondono all’appello e altri come quello della Lombardia che si permettono di dire “tutti a casa”. L’accoglienza è un optional o un obbligo? Qualcuno ce lo spieghi. In Toscana abbiamo settemila profughi, potrebbero arrivarne altri diecimila. Trovare una soluzione è un dovere etico e morale, ce la faremo. Ma mentre noi apriamo le porte in Europa si alzano muri, a cominciare dal Brennero».
Cosa propone?
«Intanto che il governo discuta con noi la situazione. Ciascuno faccia la sua parte e la faccia anche Palazzo Chigi. Servono regole, certezze, linee guida a cui adeguarsi. Per quanto tempo un profugo che non abbia ottenuto lo status di rifugiato ha diritto di restare? I tempi dei ricorsi giudiziari sono lunghi e intanto si spendono 30 euro al giorno per ciascuna di queste persone. Con questi soldi nei loro paesi d’origine si potrebbe fare tantissima assistenza ».
Lei vorrebbe rimpatriare i profughi?
«Quelli a cui non sia riconosciuto l’asilo politico sì, dove sia possibile ovviamente. Il governo stringa accordi con gli Stati di provenienza, metta le diplomazie al lavoro. L’Europa dovrebbe investire sullo sviluppo dell’Africa o almeno costruire corridoi umanitari. Temo che il Pd rischi di pagare un costo politico per un’emergenza che la Lega cavalca sempre di più».