venerdì 26 febbraio 2016

La candidata 5stelle a Sindaco di Roma
Corriere 26.2.16
L’accusa di Raggi al Vaticano «Non paga milioni di tasse» Orfini l’attacca. M5S: sessista
di Maria Rosaria Spadaccino

ROMA Parte dalla stampa estera la campagna elettorale di Virginia Raggi, candidato sindaco per il M5S: «Siamo in questa sede per recuperare l’immagine che hanno di noi all’estero, Roma è stata stuprata per anni dalla cattiva politica». Tre sono i pilastri del suo programma: trasporto pubblico, nettezza urbana e degrado, trasparenza dei conti. Snocciola le soluzioni, «basta fare cose semplici» ripete più volte. E allora: «Più autobus in periferia, semafori intelligenti che non rallentino le corse dei bus». Vuole premiare i cittadini attenti nel fare la differenziata, «pagheranno tasse più basse». Vuole ottenere trasparenza nei conti pubblici: «I romani devono sapere per cosa pagano». E infine denuncia: «Il Vaticano non paga al Comune 400 milioni l’anno, di cui 250 di tasse locali e di soggiorno da strutture ricettive».
È molto sicura sui temi scelti da lei, molto meno sulle domande a cui deve rispondere. «Le Olimpiadi? Faremo un referendum, decideranno i cittadini». È in difficoltà sulla sua collaborazione con lo studio Previti, che non ha segnalato sul suo curriculum. «Facevo la pratica forense, 13 anni fa. Nessun avvocato lo scrive nel suo curriculum, avrei dovuto scrivere anche i nomi delle famiglie dove ho fatto la baby sitter?». Ma proprio sulla vicenda Previti parte il fuoco incrociato del Pd. « Il vero candidato M5S a sindaco di Roma sta a Milano e si chiama Casaleggio. La teleguidata? Se la conosci la Previti #matrioskea5stelle», in un tweet il dem Andrea Romano.
«Ricapitoliamo: una società privata (la Casaleggio) convoca e orienta una specie di talent per scegliere il candidato sindaco della Capitale. Si fa un breve video, lo si mette online e il pubblico sceglie». Così il presidente del Pd e commissario dei dem a Roma Matteo Orfini, che definisce Raggi «affidata a un tutor come Ambra Angiolini». «La candidata — continua — è obbligata a firmare un accordo per cui se non seguirà gli ordini dovrà pagare un sacco di soldi. Il capo, giova ricordarlo, è un imprenditore». Le parlamentari 5 Stelle Lombardi e Taverna difendono Raggi. «Orfini parla di tutor, forse crede che una donna non sia in grado di amministrare Roma? Ecco sessismo 2.0 Pd», scrive su Twitter Roberta Lombardi. Le fa eco Paola Taverna: «L’attacco di Orfini è di un sessismo disarmante. Si vergogni».
Per difenderla scende in campo lo stesso Grillo: «Il Pd senza Buzzi non ha un programma», e chiama Orfini «presidenteminkia». «Raggi sindaco è l’incubo loro e dei mafiosetti della Capitale».