Il Sole 2.2.16
Assistenza
Lombardia, nel welfare crescono i privati
Cresce
 il welfare privato in Lombardia. Sono 10 mila le imprese del settore e 
crescono del + 4% in un anno: 160 mila gli addetti, +1,3%. Questo vuol 
dire che in quattro anni sono cresciute sia le imprese (del +11%) che 
gli addetti (del +15%). Più ampio il settore dell’istruzione con 4 mila 
imprese, poi l’assistenza sanitaria e quella sociale con 3 mila 
ciascuno, le organizzazioni associative, circa 600. I numueri sono una 
elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro 
delle imprese 2015 e che hanno accompagnato un convegno presantato ieri 
dalla Fondazione Welfare Ambrosiano.
La Lombardia concentra una 
impresa italiana su cinque del settore e un addetto su quattro. Una 
impresa sociale su tre è femminile, il 6% sono giovani, pochi gli 
stranieri. Sono il 31% le imprese sociali femminili, oltre 3 mila, anche
 se meno che in Italia dove toccano il 36%. Più guidate da donne a Pavia
 (41%), Lodi (34%), Cremona e Mantova (33%). I giovani imprenditori in 
regione sono più di 600, il 6%, anche se superano il 9% a Lodi e l’8% a 
Pavia e Lecco. Poco presenti gli stranieri, 340 imprese, il 3,3%, un po’
 più presenti a Milano dove sono il 4,5%. Quanto alle province prime 
Milano, Brescia, Varese, Bergamo e Monza. A Milano ci sono 4 mila 
imprese e 61 mila addetti, a Brescia, Varese, Bergamo e Monza circa 
mille imprese, a Como 600. Circa 20 mila gli addetti a Bergamo e 
Brescia, circa 10 mila a Varese e Monza. Nel capoluogo il settore cresce
 in un anno del + 5% per imprese e del + 4,2% per addetti e in quattro 
anni del + 12% per imprese e del + 22% per addetti. Si sviluppa più 
fortemente nell'ultimo anno a Lodi, +7%, Lecco, Milano e Cremona +5 per 
cento. 
 
