martedì 2 febbraio 2016

Il Sole 2.2.16
Mafia Capitale. I legali: rapporti «personali» senza illeciti penali
I «contatti» politici di Buzzi, ecco la lista
di Ivan Cimmarusti

ROMA Parlamentari, consiglieri del Lazio e di Roma Capitale. Sono i rapporti che Salvatore Buzzi, presunto “braccio imprenditoriale” di “Mondo di mezzo”, aveva intessuto nel tempo col potere politico e amministrativo. Una lunga lista contenuta in una recente missiva che il ras del Gruppo29giugno ha inviato ai suoi difensori. Dall’ex sindaco Ignazio Marino, al vice Luigi Nieri, fino ai consiglieri regionali Mario Ciarla, Gianfranco Zambelli e ai parlamentari Umberto Marroni, Michela Campana, Daniela Valentini e Loredana De Petris, all’euro deputato Goffredo Bettini. Contatti, con l’area dem, che non nascondono fatti penalmente rilevanti ma che - è l’ipotesi degli avvocati Alessandro Diddi e Piergerardo Santoro - dimostrano quanto le entrature di Buzzi fossero «personali» e non procurate «dall’intimidazione mafiosa» del presunto boss, Massimo Carminati. Un fatto, questo, su cui si sta anche basando il processo all’aula bunker del carcere di Rebibbia, dove risultano imputate 46 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa e reati contro la Pa. La lista inviata da Buzzi ai propri avvocati contiene anche personaggi politici della giunta di Gianni Alemanno, come il capo segreteria Antonio Lucarelli e l’allora vice sindaco Sveva Belviso. Stando all’ipotesi accusatoria, i rapporti con il centrodestra sarebbero stati tenuti attraverso Luca Gramazio, ex consigliere comunale e attuale consigliere regionale Pdl, finito in manette e sotto processo. All’udienza di ieri il politico ha negato di aver «commesso illeciti» e di aver percepito «tangenti» dalla cricca mafiosa. Infine ha voluto precisare una vicenda legata a un pranzo: «Mi viene attribuito di aver partecipato a un pranzo a casa di Massimo Carminati, insieme ad altri coimputati. È stato facile ricordare dove fossi quel giorno, il 22 dicembre 2013, perché era il mio compleanno: ero in Consiglio regionale a votare il Bilancio, lo dimostrano i verbali e le telecamere della Pisana». Spontanee dichiarazioni rese anche da Franco Panzironi, ex ad di Ama. L’ex manager, accusato di essere stato corrotto dalla cricca mafiosa, ha ricordato le varie attività di «passaggio economico» per la Fondazione Nuova Italia, il cui presidente era Alemanno, per la campagne elettorale regionale di Visconti, allora assessore all’ambiente, e per quella comunale dello stesso Alemanno. Dichiarazioni, infine, sono state rese dallo stesso Buzzi che ha commentato il sequestro da 26 milioni disposto ieri dalla Procura della Repubblica di Roma sull’imprenditore Salvatore Squillante, ritenuto in rapporti con l’organizzazione mafiosa capitolina.