Repubblica 27.1.16
Provini tv per i candidati il M5S punta il Campidoglio
Casaleggio
detta le sue condizioni: regole uguali per tutti e stop alle risse tra
cordate. A Milano dubbi sulla Bedori, potrebbe ritirarsi
di Annalisa Cuzzocrea
ROMA.
Spaccati sul territorio, indietro nella formazione delle liste, in
difficoltà nel trovare i candidati giusti, incerti su quelli già
prescelti. Il Movimento 5 Stelle cerca di riprendersi dalla vicenda di
Quarto concentrandosi sulle prossime amministrative. Il blog rilancia
una regola delle scorse regionali: non saranno certificate liste con
dentro persone già candidate da altri partiti. Un altro paletto per
evitare di ritrovarsi in corsa con personaggi lontani dalla filosofia
dei cinque stelle. Come quello ideato per Roma: la dichiarazione firmata
di non aver mai avuto a che fare con cooperative coinvolte in Mafia
Capitale. Ma anche, come spiega Luigi di Maio, «un vaglio attento non
solo dei curriculum ma anche del casellario giudiziario».
Gianroberto
Casaleggio si informa ogni giorno sulla situazione romana. Il suo
ufficiale di collegamento è Alessandro Di Battista, che gli ha riportato
i problemi delle ultime settimane: non ultimo, la concorrenza tra i due
candidati principali, i consiglieri uscenti Marcello De Vito e Virginia
Raggi. Colpi bassi e minicordate che ora si vorrebbero neutralizzare.
«Li abbiamo redarguiti», racconta un parlamentare presente alla riunione
di lunedì con i consiglieri uscenti . «La battaglia deve essere alla
pari, anche per questo saremo noi stessi a fare i filmati che metteremo
on line ». Così, nel quartier generale della campagna per Roma c’è un
videomaker assunto per riprendere 20 candidati al giorno (in tutto sono
218). Stessa inquadratura, stesso tempo per esprimere i concetti base
del loro programma. Niente campi fioriti o sguardi che si perdono in un
tramonto sul mare. Niente tinello e cucina o librerie a far da sfondo.
Quel che si era visto per le candidature nazionali è stato considerato
troppo a rischio: «Non possiamo più permetterci di apparire ridicoli».
Così, quelli che vanno in scena sono provini in piena regola. Quando
saranno selezionati col voto on line sul blog, i 218 diventeranno 48. I
primi 10 saranno i candidati sindaco da votare al secondo turno sul
blog. Prima però, a giorni, dovrebbe arrivare il programma.
Quello
di Napoli è già pronto. È un “wikiprogramma” che può essere migliorato
dagli attivisti on line. Anche lì come a Roma (dove il Movimento resta
comunque in testa nei sondaggi), il nome del candidato sindaco si saprà
solo a febbraio.
A Torino la candidata Chiara Appendino è seconda
nei sondaggi a 14 punti da Piero Fassino, ma ha buone chances di
arrivare al ballottaggio. Molto più difficile a Milano, dove Patrizia
Bedori non ha mai convinto né i vertici né la comunicazione. È alle
viste un vertice ad hoc con Casaleggio e lei potrebbe decidere di
ritirarsi. A Trieste il meet up si è spaccato in due liste, una guidata
dalla moglie dell’europarlamentare Marco Zullo, Paola Sabrina Sabia,
l’altra dall’attivista storico, ed ex consigliere, Paolo Menis. Mentre a
Rimini, il candidato sindaco scelto dal meet up è contestato dall’ex
moglie di Grillo, Sonia Toni, che parla di «capriole isteriche e
polemicamente scorrette di un gruppo di attivisti». Quanto a lui, Beppe
Grillo è concentrato sullo spettacolo che debutta martedì prossimo a
Milano e che non è ancora sold out. «Se gli va bene – dice chi ha
parlato con lui – il passo di lato potrebbe diventare un passo indietro
reale già alle prossime politiche».