il manifesto 24.1.16
Uccisa ragazzina palestinese di 13 anni
Cisgiordania
occupata. Secondo la versione fornita dalle autorità israeliane,
Ruqayya Abu Eid avrebbe cercato di pugnalare una guardia della colonia
di Anatot
di Michele Giorgio
Si chiamava Ruqayya
Abu Eid e aveva solo 13 anni la palestinese uccisa ieri a colpi di
pistola da una guardia di sicurezza israeliana dopo che avrebbe tentato
di pugnalarlo nei pressi dell’insediamento colonico di Anatot. La
ragazzina è l’ultima degli almeno 150 palestinesi uccisi dalle forze di
sicurezza o da coloni israeliani dallo scorso ottobre dopo attacchi,
veri e presunti, con coltelli o automobili lanciate a tutta velocità.
Tra gli israeliani i morti sono stati almeno 25, oltre a uno studente
ebreo americano. Intanto Amnesty International è intervenuta a sostegno
del giornalista palestinese Mohammed al Qiq, arrestato lo scorso
novembre da Israele e condannato a sei mesi di carcere “amministrativo”,
quindi senza processo. Al Qiq fa lo sciopero della fame dal 25
novembre. Amnesty ieri ha chiesto alle autorità israeliane di
incriminare il giornalista o, se non hanno prove di reato contro di lui,
di liberarlo subito. Un giudice militare il 17 gennaio ha respinto
l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato di al Qiq,
sostenendo che il reporter palestinese sarebbe responsabile di
“istigazione” e lavora per media vicini al movimento islamico Hamas.