martedì 1 dicembre 2015

Repubblica 1.12.15
La storia.
La donna accusata di essere uno dei corvi vedeva molti potenti Che ora dicono: solo incontri sporadici
“Francesca chi?” La corsa dei politici a smarcarsi da Lady Curia
di Carmelo Lopapa


ROMA La Chaouqui del giorno dopo è “Francesca Immacolata chi?” Disconosciuta, mal tollerata, incontrata appena, sì forse, ma di sfuggita, comunque non potevo mai pensare. Il bel mondo, pezzi della politica e dell’imprenditoria con cui l’intraprendente pierre è entrata in contatto — stando al memoriale di monsignor Lucio Vallejo Balda pubblicato ieri da
Repubblica — adesso la ricorda a malapena, ne ridimensiona la capacità di influenza. Eppure ancora pochi mesi fa sembrava oro quel che luccicava.
«Ecco, aspetti, aspetti, per fortuna annoto sempre tutto. Era il 17 settembre scorso, ecco, ha chiesto un appuntamento qui a Palazzo Grazioli e l’ho ricevuta », racconta puntuale la senatrice Mariarosaria Rossi, tesoriere e plenipotenziaria di Forza Italia. Difficile arrivare al capo bypassando la gran ciambellana della corte berlusconiana. «Ma la signora voleva incontrare me», continua. Nel memoriale il monsignore scrive che «dietro Francesca c’è Berlusconi », che lei «assisteva in modo abituale alle feste di Palazzo Grazioli». La Rossi stronca: «Ma quali feste? Quella mattina l’ho ricevuta per cortesia nel mio ufficio a Palazzo, aveva chiesto un appuntamento in segreteria, si è presentata come una persona molto inserita al Vaticano, imprenditrice, si è anche dichiarata nostra simpatizzante e aveva voglia di mettersi a disposizione per dare un contributo al bene del Paese. Mi ha detto proprio così». E voi? «Il presidente Berlusconi non sapeva nemmeno chi fosse costei e non l’ha mai incontrata. Dopo quella occasione neanche io. Mi ha chiesto un secondo appuntamento che non ho mai concesso, mai più rivista».
L’approdo al mondo della politica resta il grande sogno della Chaouqui, ma per realizzarlo occorrono mediatori, ponti. «È con Bisignani che aveva complicità » si legge ancora nel memoriale. Ex giornalista, lobbista, transitato attraverso l’inchiesta P4 e altro ancora, contattato al telefono si schermisce col consueto sarcasmo: «Dovrei essere arrabbiato perché non mi ha mai invitato su quelle terrazze o in quei convegni frequentati invece da altri vip che oggi fanno i pesci in barile — racconta il faccendiere — Me la presentò la mia amica contessa Marisa Pinto Olori del Poggio, ma quale complicità, quali servizi segreti. Lei e monsignor Balda, che all’epoca era una star Oltretevere, mi chiesero un incontro e li invitai a pranzo il 12 dicembre dell’anno scorso. Perché? A lui stava a cuore una certa iniziativa benefica per i bimbi immigrati a Lampedusa, curata con un altro prelato. Ma vede, io mi occupo da 30 anni di Vaticano, qualche conoscenza ce l’ho, ho preso le mie informazioni. E mi dissero di lasciarlo perdere, perché quello era un po’ fuori di testa. E così ho fatto. Ora mi tirano in ballo perché ce l’hanno con me». Chi ce l’ha con lei, Bisignani? «Sono stato il primo a svelare il ruolo di Balda scrivendone sul Tempo, il primo a denunciare il complotto ordito da centri di potere dell’Opus Dei contro Papa Bergoglio ». Veleni, schizzi di fango e, ovviamente, complotti, orditi o millantati. Non manca nulla in questa storia.
Il tentativo di tirare in ballo chiunque è il filo conduttore del dossier del monsignore. Viene citata anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin («Francesca ha una grande relazione con lei»). La responsabile della Sanità è entrata in contatto con lei, viene spiegato adesso, per una paio di iniziative benefiche in favore dei poveri delle periferie romane, come altre vengono curate in concorso col Vaticano. La Chaouqui, con cui la Lorenzin ricorda di non avere alcun rapporto, ancora una volta si era accreditata come «ambasciatrice » d’Oltretevere. Che la pr sia andata al matrimonio di Marco Carrai, amico del premier Renzi, è confermato dalla foto in cui appare al fianco del marito Corrado Lanino. In un’altra sorride proprio al fianco dell’imprenditore. Era il 28 settembre 2014. Un’era fa.