La Stampa 29.12.15
Renzi vuole subito le unioni civili
per giocarsi la carta alle Comunali
L’obiettivo: via libera in primavera. Ma Ncd avverte: provocherà un caos istituzionale
di Carlo Bertini
Basta il titolo «Modern Family» che campeggia a caratteri cubitali sulla prima pagina dell’Unità, organo del Pd per avere la conferma che il 2016, nelle intenzioni di Renzi, dovrà portare in dote un passo in avanti sui diritti civili. Se c’è una sfida da associare all’anno che verrà, una legge simbolo che dopo mille rinvii dovrà a tutti i costi comparire in Gazzetta ufficiale prima delle scadenza elettorale di giugno, sono proprio le unioni civili. La sfida delle comunali, ad alto rischio nelle varie città per via della rottura con la sinistra, dovrà esser giocata potendo rivendicare un risultato tangibile per quel tipo di elettorato. «Matteo è determinato a fare approvare le unioni civili in primavera», confermano infatti i suoi uomini.
Battaglia di sinistra
E se lo ius soli, l’altro corno del problema, deve varcare il Senato ma è già passato a Montecitorio, le unioni civili finora non sono mai approdate in aula in alcuna delle due Camere: perciò la partita, che al Senato avrà inizio il 26 gennaio, è tutta da giocare ed entro pochi mesi deve terminare. Del resto nella sua enews di bilancio del 2015, lo stesso premier-segretario, dopo aver elencato «le prime quindici cose che mi sono venute in mente», tra cui jobs act, italicum e buona scuola, punta i riflettori sulle cose ancora da realizzare. «Siamo ancora in pista per i diritti civili (ius soli, civil partnership, servizio civile e terzo settore)». Le unioni civili andranno approvate con l’ostilità manifesta di una parte di Area Popolare, dunque con possibili maggioranze trasversali, cioè anche con i grillini. E dunque è partito il fuoco di sbarramento dei centristi: «Maggioranze variabili non portano bene al Pd», mette in guardia Cicchitto. Per Sacconi ciò addirittura sarà causa di aspro conflitto e caos istituzionale. Ma che queste leggi tocchino nervi sensibili e possano far guadagnare consensi al Pd, lo dimostrano le parole di fuoco di uno come Gasparri, sulle «priorità di Renzi per il 2016, donne oggetto per uteri in affitto ed immigrati a go go», perché «con il pretesto delle unioni gay si vuole aprire la strada alle adozioni gay e una legge assurda come lo ius soli incoraggerebbe ulteriori partenze verso l’Italia».
Il timore sul fronte Ue
Ed è proprio sui migranti, con la procedura di infrazione aperta sulle impronte e il pressing italiano per superare le regole di Dublino, che il fronte interno si incrocia con quello europeo. Un fronte caldo, dalla flessibilità alle banche, con la Germania che frena su un’Unione bancaria con uno schema unico di garanzia per i depositi. E una delle preoccupazioni dell’entourage del premier è proprio questa: ora che il rapporto con la Merkel si è complicato, all’Italia potrebbe mancare una sponda su cui fare perno nelle complesse trattative con l’Ue.