domenica 13 dicembre 2015

La Stampa 13.12.15
Sanità gestita dal Vaticano
Arriva il supercommissario
di Andrea Tornielli


Cliniche e ospedali di proprietà degli ordini o enti religiosi vivono «particolari difficoltà» e per questo Francesco ha deciso di creare una speciale commissione pontificia il cui presidente - una sorta di «supercommissario» per la sanità cattolica - risponderà direttamente al Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.
Sono note le difficoltà e anche i casi di mala gestione in cui sono state coinvolte alcune strutture sanitarie cattoliche che hanno goduto di molta autonomia fino a quando si sono rese necessarie operazioni di salvataggio, come quella decisa da Papa Bergoglio per l’Idi, l’Istituto dermopatico dell’Immacolata. Ora Francesco, con una decisione presa il 7 dicembre e resa nota ieri, ha istituito la «Pontificia Commissione per le attività del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa», che ha come scopo quello di «contribuire alla più efficace gestione delle attività e alla conservazione dei beni mantenendo e promuovendo il carisma dei Fondatori».
Il nuovo organismo
Il nuovo organismo sarà composto da un presidente e da sei esperti nelle discipline sanitarie, immobiliari, gestionali, economico-amministrative, finanziarie: l’organismo potrà delegare parte delle proprie funzioni a uno o più membri e sarà assistita da una Segreteria. Significativi i poteri affidati a questa task force per la buona gestione degli ospedali cattolici: rilascerà «alle Congregazioni della Curia romana, da cui le persone giuridiche pubbliche interessate dipendono, il consenso necessario, vincolante per la concessione delle autorizzazioni canoniche in ordine alla dismissione o riorganizzazione delle attività e/o degli immobili relativi al settore sanitario». Che cosa significa? Fino a oggi gli ospedali gestiti da ordini religiosi dovevano far riferimento alla competente congregazione vaticana, per l’appunto quella per i religiosi. D’ora in poi sarà il «supercommissario» alla sanità, d’accordo con il Segretario di Stato, a dire l’ultima parola dismissioni e riorganizzazioni.
Accesso agli atti
La commissione avrà anche il potere di accedere a tutti gli atti, e dovrà studiare la «sostenibilità del sistema sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa così da definire una possibile strategia operativa di lungo periodo anche in rapporto ai principi della Dottrina Sociale». Proporrà soluzioni per le situazioni di crisi, studierà «nuovi modelli operativi per le persone giuridiche pubbliche operanti nel settore sanitario». Com’è noto, la Santa Sede gestisce direttamente due ospedali, il Bambin Gesù di Roma e la Casa Sollievo della Sofferenza in Puglia. Il Policlinico Gemelli è dell’Università Cattolica e ha seri problemi di indebitamento anche a motivo dei crediti con la Regione Lazio. Sempre ieri, a conclusione della riunione del C9, il consiglio dei cardinali, è stata resa nota anche la costituzione da parte del cardinale australiano George Pell, «ministro» dell’Economia vaticano, di un gruppo di lavoro per monitorare Oltretevere le entrate e le spese.