Il Sole 4.12.15
Tlc. Servizio in partenza a Milano
Fastweb lancia la sfida del wi-fi gratis e in mobilità
di Andrea Biondi
Per i clienti Fastweb l’abbonamento fisso potrà farsi valere anche in mobilità. Smartphone, tablet e laptop (fino a 4 device per abbonamento) si connetteranno, automaticamente, alla rete Fastweb in wi-fi anche quando non si è a casa. «Sarà come avere in mobilità la velocità della fibra», spiega l’ad di Fastweb Alberto Calcagno. E il tutto senza consumare i dati a disposizione con il proprio profilo tariffario.
Dopo un periodo di sperimentazione – prima a Monza e Livorno, poi in altre 17 città – Fastweb ha lanciato ieri il servizio “Wow Fi” su scala nazionale. Un lancio da Milano per proseguire a Roma (febbraio 2016); Firenze e Torino (marzo); Bologna e Genova (aprile) e poi «entro fine 2016 in tutte le altre città coperte dalla rete Fastweb».
In sostanza ogni modem dei clienti in fibra (o di quelli Adsl di ultima generazione) della controllata italiana di Swisscom diventa un punto d’accesso a disposizione della community di clienti (Adsl o fibra). A Milano ce ne sono 45mila: «Uno ogni 50 metri» conferma Calcagno. Quindi è come se si trattasse di hotspot condivisi da tutti i clienti Fastweb che potranno navigare in wi-fi in giro per le città senza costi aggiuntivi e collegandosi a una rete protetta. Basterà registrarsi una volta sola con il proprio device per usufruire del servizio dappertutto, senza fare null’altro. Always on, insomma, partendo da una considerazione legata a numeri che lo stesso ad di Fastweb snocciola durante la presentazione: «Oggi l’80% del traffico dati su smartphone e tablet è su wi-fi. E per il 75% all’interno di luoghi chiusi». Certo c’è un Lte che avanza nel mobile. «Il servizio – replica l’ad di Fastweb – garantirà prestazioni quantomeno analoghe a quelle della telefonia mobile di quarta generazione. In Italia ci saranno almeno 2 milioni di nostri hotspot attivati a fine 2016».
La mossa di Fastweb non è in realtà una novità assoluta nel mercato delle tlc. Anche Vodafone, lo scorso aprile, ha lanciato il wi-fi condiviso per tutti i clienti di rete fissa all’interno di un servizio che, grazie alla partnership con Fon, è disponibile anche all’estero. Rispetto a Vodafone, Fastweb è comunque al momento più forte nel fisso in Italia, con «600mila clienti in banda ultralarga, pari a circa il 50% del mercato attuale», precisa Calcagno.
A ogni modo, che si tratti di Vodafone o Fastweb, quella del wi-fi condiviso è potenzialmente una strada che, se percorsa con decisione, rischia di sparigliare le carte in un mercato delle tlc che sta cercando una via d’uscita a una flessione dei ricavi da servizi che è costata miliardi di euro. Con la morte di sms, uccisi da social e servizi di messaging, i dati sono infatti rimasti la fonte di ricavo più pregiata. Lanciare la sfida attaccando quel fronte non è roba da poco. Fastweb però – che comunque nel mobile c’è, come operatore virtuale con oltre 500mila clienti e un 13,8% di quota nel segmento Mvno, dietro a Poste italiane – sta facendo la sua partita, mirando a fare incetta di nuovi clienti fissi facendo leva su vantaggi possibili anche nel mobile per chi utente mobile di Fastweb non lo è. Il tutto anche nel quadro di un piano di ampliamento della rete di nuova generazione sino a 100 megabit al secondo che a fine settembre ha raggiunto 6,2 milioni di case in oltre 70 città e che raggiungerà 7,5 milioni di case, il 30% della popolazione, entro fine 2016.
L’ad di Fastweb, a margine dell’incontro, ha parlato inoltre della newco annunciata da Enel per la banda ultralarga. «Ha una certa logica», ha detto, aggiungendo che si tratta di «un progetto che integra il mercato delle tlc e come tale lo stiamo valutando. Ci saranno in futuro delle discussioni e dei colloqui con Enel come con gli altri. È un tema di business come tanti altri».