Il Sole 10.12.15
Secondo turno. Un sondaggio del Figaro
Il Front national rischia di restare senza regioni
di M.Mou.
PARIGI Nonostante sia il primo partito di Francia e nonostante sia arrivato in testa in metà delle regioni, il Front National potrebbe non conquistarne nemmeno una. Stando ai primi sondaggi in vista dei ballottaggi di domenica prossima, nelle due regioni dove l’estrema destra ha ottenuto i successi più clamorosi, con consensi superiori al 40% (il Nord-Pas-de-Calais, dov’è candidata Marine Le Pen, e la Provenza-Costa Azzurra, dov’è capolista la giovane nipote Marion) a vincere, e abbastanza nettamente (con il 53-54%), sarebbero infatti gli esponenti del centro-destra.
Ad avvantaggiarli è il “sacrificio” del partito socialista, che ha deciso di ritirare le proprie liste, rinunciando a essere presente nei consigli regionali per i prossimi sei anni, in nome di un “fronte repubblicano” anti-Fn. Lo stesso premier Manuel Valls ha solennemente invitato gli elettori socialisti a votare per il candidato del centro-destra (e secondo gli stessi sondaggi, gli elettori del Nord e della Provenza sarebbero intenzionati a seguire queste indicazioni al 77-79%) nelle tre regioni dove i socialisti sono arrivati in terza posizione e non hanno quindi alcuna chance di vittoria.
La terza è l’Alsazia-Lorena, dove però la situazione è più complicata perché il leader socialista locale ha deciso di presentarsi comunque, nonostante abbia ottenuto solo un misero 16% e nonostante la sconfessione da parte del Ps. Potrebbe quindi spuntarla Florian Philippot, il delfino della Le Pen.
Alla fine i socialisti, che alla vigilia del voto prevedevano un tracollo, potrebbero conservare sei o sette regioni, approfittando del travaso di voti dal centro-destra all’estrema destra. Il centro-destra, che sperava in un trionfo, potrebbe ritrovarsi alla guida di tre o quattro regioni. E il Front National di una o nessuna. Comunque un successo, per la Le Pen, sconfitta sollo dall’innaturale alleanza dei due schieramenti tradizionali.