Repubblica 3.11.15
L’almanacco della stupidità con le illustrazioni di Altan
di Francesco Erbani
Tra satira e invenzioni verbali, torna il volumetto di Carlo M. Cipolla sulla più umana delle debolezze. E stavolta ci sono anche le vignette
«Una persona stupida è una persona che causa danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé, addirittura subendo una perdita». È la terza delle cinque Leggi fondamentali della stupidità umana , forse la più rilevante, e infatti Carlo M. Cipolla la definisce aurea. Il volumetto di Cipolla torna in libreria illustrato da Altan (il Mulino), le cui vignette sembra ci siano sempre state ed abbiano dall’origine accompagnato questa riflessione, a lungo un bestseller, condotta con sapienza e lingua accademica, sulla stupidità. E sugli stupidi, un gruppo di persone senza capo né statuto, ma «in perfetta sintonia », al punto «che le attività di ciascun membro contribuiscono a rafforzare ed amplificare l’efficacia dell’attività di tutti gli altri membri».
«E la storia dell’umanità, babbo?», domanda il bambino con il basco e il peluche. «Ma niente», risponde il papà attonito sulla poltrona, «prima si fanno cazzate, poi si studia che cazzate si sono fatte». Altan adatta ai suoi personaggi le leggi di Cipolla e non pare che gli costi fatica trovare corrispondenze con i suoi volti, i nasi chiusi a riccio, i galloni sulle giacche dei potenti. La stupidità e il potere, per esempio, inducono Cipolla ad articolare una delle sue leggi. Alle elezioni c’è una frazione di votanti stupidi più o meno stabile, indicata con un sigma. Questa stessa frazione si ritrova fra gli eletti. Dunque, le elezioni offrono agli stupidi «una magnifica occasione per danneggiare tutti gli altri, senza ottenere alcun guadagno dalla loro azione». Sulla stessa pagina Altan disegna un goffo marinaio che si sforza di muovere una barca arenata in mezzo al pattume. «Guardi che per le barche ci vuole l’acqua », dice all’impettito ammiraglio. Che replica: «Scuse. La smetta di remare contro, invece».
Il dialogo prosegue per l’intero volumetto fra le parole e le immagini, fra lo storico dell’economia Cipolla, professore alla Normale di Pisa e in California, autore di ponderosi saggi e di eruditi divertimenti, e il disegnatore Altan che in un volto deforme e in uno sguardo allampanato traduce altrettanto ponderose questioni politologiche e sociologiche, rendendole immediatamente comprensibili. Cipolla, scomparso nel 2000, applica all’indagine sulla stupidità il rigore che riversa negli studi sulla moneta, fino a delineare un grafico con ascisse e ordinate che gli consente una drastica, irreversibile conclusione: «Lo stupido è più pericoloso del bandito ».
IL LIBRO Carlo M. Cipolla, Le leggi fondamentali della stupidità umana, con illustrazioni di Altan (il Mulino, pagg. 90, euro 15)