lunedì 30 novembre 2015

Repubblica 30.11.15
“Contro di me solo calunnie a lui non piacciono le donne”
La pierre: sono pronta a querelare
intervista di C. Z.


ROMA. Signora Chaouqui, oggi si presenta da rifugiata politica al processo in Vaticano. Che significa?
«Vado al processo solo per rispetto di Papa Francesco, ma mi sento un rifugiato politico che non ha potuto farsi difendere dal legale di fiducia nonostante l’avvocato Bongiorno, un mese fa, avesse già difeso un imputato in Vaticano. Lo sa, ho avuto due ore e venti per leggere mille pagine di istruttoria».
C’è un memoriale della difesa di Balda che sostiene che lei è stata a letto con monsignore il 28 dicembre 2014. Balda dice che ha provato ad allontanarsi e che lei poi lo ha perseguitato.
«Sono pronta a querelare l’avvocato di Balda per la fuga di notizie folli che sta organizzando. Balda, per come è fatto, non ha alcun piacere a venire a letto con me e io, conoscendo miliardari ed emiri, se volessi tradire mio marito non mi metterei con un vecchio prete a cui non piacciono le donne».
Lei di quel vecchio prete è stata a lungo amica e confidente.
«Intanto non ho mai avuto la password della sua mail, che cambiava ogni mese. Era un uomo vivace e allegro, amava dire barzellette sconce, ma dovunque andasse si portava la madre. Siamo stati insieme, professionalmente insieme, per cercare di fare la riforma più importante voluta da Francesco, quella economico-finanziaria, ma il presidente dello Ior de Franssu, l’economista Zahra, il cardinale Pell hanno iniziato a fare riunioni riservate e poi l’hanno fatto fuori, in una giornata di febbraio, nel giro di 17 ore. Un gran lavoro di pulizia sulle finanze vaticane buttato via».
Come reagì Balda?
«S’incupì, perse smalto. Lui, un amante naturale della bella vita, uomo di grandi disponibilità personali, iniziò ad andare a concerti, il 3 giugno all’arena di Verona, il 19 settembre a Campovolo per Ligabue. Smise di fare il prelato, e iniziò a compromettersi».
Con chi?
«Trovò supporto in una cricchetta del giro Sky che aveva in Elena Metti, l’ex moglie di Panariello, agente per attori, il suo riferimento. Gliela presentai io, poi quel gruppo ha tramato contro di me e, alle mie spalle».
Oggi Balda sostiene che lei sia una donna dei servizi segreti, abbia Bisignani dietro e un marito di copertura.
«Ha detto che ho venduto carte alla Cia e sono legata a bande internazionali. A processo dovrà rimangiarsi tutto sennò lo lascio in mutande».