Repubblica 26.11.15
Truffa milionaria ai francescani indagati tre frati e un broker
di Franco Vanni
MILANO. È una truffa da oltre 45 milioni di euro quella denunciata dall’Ordine dei frati minori francescani. Vale a dire, buona parte del patrimonio dell’ente religioso, per lo più frutto di donazioni e lasciti fatti nei secoli. Nel fascicolo aperto dalla procura di Milano, nato da un’inchiesta avviata dalla magistratura di Lugano, sono indagati per appropriazione indebita tre frati, ex amministratori dell’ordine. E il broker Leonida Rossi, a cui furono affidati i soldi dell’ordine religioso, deve rispondere dei reati di truffa oltreconfine, abusiva attività finanziaria e reimpiego di proventi illeciti. Promettendo di investire i soldi con rendimenti annui fra il 12 e il 13 per cento, tramite la sua società Anycom, Rossi avrebbe in realtà trattenuto interessi e capitale.
Ieri, su ordine della procura di Milano, il Nucleo valutario della Guardia di finanza di Roma ha eseguito perquisizioni negli uffici milanesi di Anycom e presso le sedi dei tre ex economi indagati. È stato anche eseguito il sequestro preventivo di conti correnti riconducibili a Rossi per il valore di circa 5 milioni di euro. Vale a dire, la cifra di cui gli inquirenti sarebbero riusciti ad accertare la sottrazione. Sempre ieri sono stati perquisiti gli uffici svizzeri del broker e una sua villa a Lugano, in zona Paradiso.
Secondo quanto ricostruito dalla procura di Lugano e dai pm Sergio Spadaro, Adriano Scudieri e Alessia Miele, Rossi avrebbe investito parte dei soldi dell’Ordine dei frati minori francescani in operazioni finanziarie in Svizzera e nella costruzione di immobili a Malindi in Kenya, in Eritrea e in Medioriente. I fatti contestati si riferiscono al periodo fra il 2007 e il 2014. L’indagine milanese non sarebbe lontana alla chiusura.
L’Ordine dei frati francescani minori è presente in 110 Paesi ed è organizzato in 103 province. Fra le altre attività, organizza missioni nelle aree più povere del pianete, e gestisce programmi di aiuto alle famiglie in difficoltà anche in Italia. I frati indagati, rimossi da tempo dai loro incarichi, sono Giancarlo Lati, ex economo dell’ente alla Casa generalizia di Roma, Renato Beretta, responsabile finanziario per la Provincia Lombardia, e Clemente Moriggi, che rispondeva dei conti della Conferenza dei ministri di Italia e Albania con sede ad Assisi. Secondo la’inchiesta milanese, nell’affidare i soldi a Rossi, i tre religiosi non avrebbero tratto vantaggio personale. Ma avrebbero comunque affidato fondi dell’Ordine al di fuori delle modalità autorizzate.
Il danno per i conti dell’Ordine dei frati francescani è tale da avere indotto il nuovo ministro generale, padre Michael Perry, a organizzare una colletta globale fra le province, per sostenere la Curia generalizzata. Dopo l’avvio dell’inchiesta da parte del procuratore federale di Lugano John Noseda, l’Ordine dei francescani più di un anno fa avviò un’indagine interna, di cui fui informato anche il Papa. L’inchiesta svizzera avrebbe portato al sequestro di depositi per decine di milioni di euro, investiti in società indagate per traffico di droga e armi.