La Stampa TuttoLibri 21.11.15
Fittipaldi più veloce di Nuzzi
di Luciano Genta
Come l’omonimo ferrarista, Fittipaldi accelera, raddoppia e supera Nuzzi, con i 100 punti ora a 20 mila copie. Questa settimana è toccata a lui la benzina mediatica. Spente le luci della ribalta, vedremo chi avrà il miglior motore. Due le novità tra i primi 10, sotto quota 5000. Riecco la Schiappa di Kinney al suo 9° titolo, costretto alle disavventure, non sempre spiacevoli, di un viaggio vacanza con la sua maldestra famigliola: ovviamente è subito 1° tra i Ragazzi, dove mai si vedono i titoli scelti dai critici, ad esempio i finalisti dello Strega junior o i vincitori del premio «Laura Orvieto» (Mio padre il grande pirata di Davide Calì, Orecchio acerbo e Fuori fuoco di Chiara Carminati, Bompiani). Poi torna Grisham, con un avvocato che si racconta in prima persona e sferza la giustizia americana: uno che afferma il diritto alla difesa per qualunque canaglia e qui da noi se la potrebbe intendere con il vicequestore Schiavone di Manzini. La rilevazione si ferma al 14 novembre: sabato prossimo ci sarà in libreria l’eco della carneficina di Parigi? Non manca l’offerta di letture per ragionare a mente fredda e sulla lunga durata. Lo storico inglese Ian Mortirer, chiudendo Il libro dei secoli (Bollati Boringhieri), istruttiva e affabile sintesi del secondo millennio, sostiene, da non credente, che il più importante e positivo «agente del cambiamento» è stato Dio. Fino all’ ‘800. Poi non più.