giovedì 5 novembre 2015

La Stampa 5.11.15
“Tra assolutismo papale e luterano vincerà la Dea Ragione
di Luigi Pirandello


L’umanesimo italiano e il cesarismo politico tentano di penetrare in Germania, ma il terreno non vi è preparato. Lo spirito d’indipendenza personale e locale vi è ancora troppo fiero - si nota veramente al Sud un certo stringersi delle genti verso casa d’Asburgo - ma il Nord meno incivilito, meno penetrato dagli istituti e dalle idee romane e romanze, si ribella a ogni tentativo e prende cammino a sé, e si collega all’estremo settentrione in un sentimento di rigido pietismo e di rozzo e tenace teutonismo.
Sono i borghesi che non vogliono accettare nulla dai preti e dai cavalieri, loro predecessori, e vogliono far da sé, e tale ostinazione nella tradizione paesana fa parere quasi rimbarbirito per un po’ tutto il Paese. Date loro tempo, avremo tra poco la riforma religiosa - è un’opposizione al romanesimo, ai preti e ai cavalieri - la prima solenne manifestazione della vita tedesca. Vero è intanto che essa riforma porta da principio più danno che bene all’arte, ma non così alla scienza: gli spiriti mediante essa si abitueranno a meglio combattere la lotta dell’avvenire. Oggi l’assolutismo papale, ma dimani anche l’assolutismo luterano, e attraverso questa lotta si giungerà alla vittoria della dea Ragione.