lunedì 23 novembre 2015

La Stampa 23.11.15
Dall’arresto sul pullman
La «madre dei diritti civili»


Rosa Louise Parks, ex sarta afroamericana morta a Detroit il 24 ottobre 2005, è considerata la «madre dei diritti civili» negli Stati Uniti. Il 1º dicembre del 1955, a Montgomery, Stato dell’Alabama, si rifiuta di cedere il posto su un autobus a un bianco e viene arrestata con l’accusa di aver violato le leggi sulla segregazione razziale. L’arresto scatena subito le proteste. I leader della comunità afroamericana, guidati da un pastore protestante, Martin Luther King, si riuniscono per decidere le azioni da intraprendere. Il 2 dicembre del 1955 incomincia il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery, azione che dura 382 giorni. Dozzine di pullman rimangono fermi per mesi e il boicottaggio si allarga in fretta ad altre parti del Paese. Nel 1956 il caso della signora Parks arriva alla Corte Suprema che decreta, all’unanimità, incostituzionale la segregazione sui pullman pubblici dell’Alabama. Da quel momento, Rosa Parks diventa un’icona del movimento per i diritti civili.