giovedì 26 novembre 2015

Il Sole 26.11.15
Portogallo. Oggi debutta il governo delle sinistre
Lisbona, i socialisti annunciano una nuova stagione: «Basta tagli»
di Luca Veronese


Si vanno definendo gli uomini e gli obiettivi del nuovo governo delle sinistre che dovrà guidare il Portogallo «fuori dall’austerity, nella ripresa economica, nel rispetto delle regole di bilancio europee», come ha spiegato il premier incaricato Antonio Costa, socialista, nato a Goa 54 anni fa, più volte ministro e sindaco di Lisbona dal 2007.
Il ministero chiave delle Finanze è stato affidato all’economista Mario Centeno, già vicecapo della ricerca alla Banca centrale. Toccherà a lui gestire i negoziati con Bruxelles già nell’Eurogruppo del 7 dicembre. Centeno, 48 anni, ha studiato ad Harvard, insegna all’università di Lisbona ed è un esperto di mercato del lavoro. «Il Portogallo non seguirà mai il percorso della Grecia», ha spiegato Centeno, il vero artefice del programma economico dei socialisti, riferendosi ai tagli imposti dalla troika ad Atene. L’economia portoghese si sta riprendendo, spinta soprattutto dalle esportazioni: quest’anno il Pil dovrebbe crescere dell’1,7% e la disoccupazione è scesa al 12,6% ma gran parte del Paese è ancora in difficoltà.
Costa ha ricevuto l’incarico di formare il nuovo governo dopo che il premier uscente, il conservatore, Pedro Passos Coelho non è riuscito a ottenere la fiducia. Dalle elezioni del 4 ottobre è infatti uscito un Parlamento frammentato senza un partito di maggioranza assoluta. Il nuovo esecutivo di minoranza dovrà contare, oltre che sui voti socialisti, anche sull’appoggio esterno del blocco della sinistra radicale e su quello dei comunisti-verdi dichiaratamente contrari all’euro. In tutto metterà assieme 123 deputati su 230 ma avrà a che fare da subito con le tradizionali divisioni interne alla sinistra portoghese. Costa intende mettere fine ai tagli degli stipendi pubblici e sostenere il reddito delle famiglie, assicurando tuttavia la riduzione del deficit pubblico sotto il 3% del Pil entro il 2019. Il programma dei socialisti prevede inoltre l’aumento graduale del salario minimo, la modifica dell’Irpef e l’introduzione di una tassa di successione per i patrimoni superiori al milione di euro.
Con Costa i socialisti tornano a guidare il Paese dopo quattro anni, dopo che nel 2011 erano stati costretti a chiedere il salvataggio internazionale poi gestito interamente dai conservatori. Il governo che verrà presentato oggi ufficialmente sarà composto da 17 ministri: quattro donne, inclusa Francisca Van Dunem alla Giustizia; agli Esteri andrà Augusto Santos Silva; alla Cultura Joao Soares, figlio dell’ex presidente Mario Soares. Per il ministero dell’Economia è stato invece scelto Manuel Caldeira Cabral, professore all’università di Minho e anch’egli esperto di economia del lavoro.