Il Sole 20.11.15
Le tensioni nel partito democratico
Minoranza Pd ancora all’attacco Critico anche il renziano Richetti
Il fronte antirenziano si organizza. Oggi Gianni Cuperlo e Roberto Speranza presenteranno la manifestazione della minoranza dem che si terrà il 5 dicembre, lo stesso giorno del banchetto-day annunciato dal segretario-premier. L’obiettivo è mettere assieme le varie anime del Pd: dai bersaniani all’area Cuperlo fino agli ex-civatiani rimasti nel partito e, non è affatto da escludere, a quei renziani delusi come Matteo Richetti.
Il deputato dem ieri su «La Stampa» ha dichiarato fallita la rottamazione e ha definito il Pd un partito senza identità. Critiche assai simili a quelle che in più occasioni sono state rivolte a Renzi dalla sinistra dem e che ieri ha rilanciato anche Pier Luigi Bersani che ha definito il Pd un partito «in debito di ossigeno». Per l’ex segretario non è con un’intervista «di Bersani o di Richetti» che si risolvono i problemi, è Renzi «che deve occuparsi del partito».
I malumori infatti si moltiplicano. E lo si è visto anche in occasione della composizione della segreteria in Campania dalla quale hanno preferito rimanere fuori i Giovani turchi di Matteo Orfini. Il timore è che senza un’inversione di rotta, molti elettori delusi possano rifugiarsi nella nascente Sinistra Italiana di Vendola e Fassina. Un timore che ieri è stato al centro dell’incontro tra l’ex capogruppo alla Camera Roberto Speranza e alcuni esponenti locali. Di qui l’ esigenza di rilanciare un'iniziativa a largo spettro, che tenga dentro bersaniani, cuperliani e retedem, all’insegna dell’alternativa al Pd renziano.