sabato 14 novembre 2015

il manifesto 14.11.15
Firenze, l’aeroporto impossibile
Ambiente e sicurezza. Sull'aeroporto intercontinentale che Carrai, Renzi e Riggio di Enac vogliono fare nella Piana fiorentina, arriva la (ri)bocciatura dell'Università, dei tecnici regionali e anche della Rete dei comitati per l'ambiente, oggi in assemblea all'Affratellamento.
di Riccardo Chiari


FIRENZE Continua ad essere un tema caldissimo l’aeroporto intercontinentale che Marco Carrai, Matteo Renzi e Vito Riggio di Enac vogliono fare nella Piana fiorentina. A riprova, anche la Rete dei comitati per la tutela dell’ambiente, che si ritrova oggi al circolo Affratellamento (via Orsini 73, ore 10), ha già anticipato che l’assemblea si concluderà con due mozioni: una sul progetto del nuovo aeroporto, e l’altra sul sottoattraversamento Tav.
Tanto interesse è più che giustificato, almeno a giudicare dalle notizie che si rincorrono sul futuro del Vespucci. Le ultime sono le “controdeduzioni” assai critiche dell’Università di Firenze al teorico nuovo masterplan dello scalo, che ha già ottenuto l’approvazione dell’Enac, ed è ora sottoposto alla Valutazione di impatto ambientale del ministero.
In quasi 200 pagine di integrazioni, gli ingegneri dell’ateneo si occupano di tutti gli aspetti incongrui del maxi ampliamento dell’aeroporto. In particolare vengono denunciati i rischi di incidenti per il Polo scientifico di Sesto; la presunta monodirezionalità dei voli da e verso Prato, che all’ateneo continua a non risultare; infine la parte legata alle aree di rischio, sulle quali continua un silenzio di tomba. A tal punto che l’Università segnala: “L’Enac non ha ritenuto necessario compiere alcuna valutazione dell’impatto sulla popolazione del rischio di incidenti aerei, anche in seguito a richieste esplicite, dettagliatamente motivate e ripetute”.
A dar manforte all’ateneo i consiglieri regionali di Toscana a Sinistra: “Il progetto è sbagliato – ricordano Tommaso Fattori e Paolo Sarti – perché la nuova pista di Firenze sarebbe l’unica al mondo ad essere costruita e disposta in posizione perpendicolare rispetto ai venti prevalenti. Un’assurdità, oltre che una violazione delle raccomandazioni dell’Organizzazione internazionale per la sicurezza dei voli. I dati forniti dall’ateneo mostrano come l’intero progetto sia stato costruito in modo fraudolento, e dal punto di vista tecnico sia del tutto infondato”.
Anche i tecnici della Regione Toscana hanno bocciato il masterplan: in 50 dense pagine, il Nucleo valutazione impatto ambientale ha inviato alla giunta di Enrico Rossi il suo parere. Consultivo, ma con un giudizio secco: ci sono “criticità e incompatibilità” del progetto. Un progetto che Paolo Baldeschi, portavoce della Rete, boccia senza appello: “Si tratta di un concentrato di illegalità. Abbiamo un masterplan, cioè un progetto preliminare, presentato alla Via al posto del progetto definitivo. Uno studio di impatto ambientale lacunoso, e su dati non completi o non aggiornati. Una Valutazione ambientale strategica su una pista di 2.000 metri e non di 2.400, come quella sottoposta a Via. Un piano di utilizzo delle terre di scavo assente, nonostante che per legge la sua presentazione deve avvenire prima della Via. E queste sono solo alcune delle forzature che Enac e Aeroporto di Firenze stanno perpetrando. Nel colpevole silenzio della Regione, che così anticipa la ‘riforma Boschi’: quando le opere di interesse nazionale saranno di esclusiva competenza dello Stato”.