giovedì 5 novembre 2015

Corriere 5.11.15
Quell’idea sui migranti così apprezzata negli Usa
di Beppe Severgnini

Premessa inevitabile: scrivo, una volta al mese, un commento sul New York Times , dove mi presentano come columnist del Corriere della Sera . Stavolta, sul Corriere , vorrei raccontare cos’è successo dopo un pezzo uscito ieri sul New York Times .
Il titolo è questo: Let Refugees Settle Italy’s Empty Spaces, lasciate che i migranti s’insedino negli spazi vuoti dell’Italia. L’idea è semplice, e viene da lontano. Nell’impero romano si chiamava «centuriazione»: la pratica prevedeva l’assegnazione di terre incolte ai veterani dell’esercito, che si tenevano occupati e si rendevano utili. In Italia potremmo fare qualcosa di simile coi rifugiati, proponevo. Se lavorassero, e aiutassero a recuperare il territorio del Paese che li accoglie, verrebbero visti in una luce diversa.
È vero: gli uomini e le donne che oggi arrivano sulle nostre coste non hanno combattuto alcuna guerra per l’Italia, ma stanno fuggendo da conflitti, povertà e regimi autoritari. E hanno le giuste competenze: i migranti più istruiti si recano in Germania e nel Nord Europa;
chi resta in Italia è spesso agricoltore, costruttore, artigiano. E ci sono zone d’Italia dove queste competenze servirebbero. Aree che si stanno spopolando: in Abruzzo, in Molise, in Sardegna.
La reazione? Interessante. Dall’estero, complimenti: «Almeno ha avuto un’idea!», mi hanno scritto. In particolare dagli Usa, dove chiunque, davanti a un problema, offra una soluzione, viene apprezzato. «La Gran Bretagna utilizzò il sistema nel XVII secolo: affrontò i ribelli americani con soldati reclutati nell’Europa di lingua tedesca, offrendo loro terre. Sembra che le buone idee non muoiano mai», scrive Robert Wuetherick (rwuetherick@
hotmail.com).
Dall’Italia, derisione e insulti. C’è chi boccia la mia idea come neocolonialismo (@Pablo4moors), chi mi consiglia di colonizzare l’Antartide (@claudiozisa), chi di rivolgermi a un ospedale psichiatrico (@The_James_Cook). Qualcuno suggerisce di occupare le stanze di casa mia, se proprio ci tengo (@ManuelCasu). Molti mi accusano di voler colonizzare la Sardegna, che amo moltissimo, e di cui conosco le difficoltà.
Che dire? La prossima volta mi lamenterò e protesterò. Chissà quanti applausi.