domenica 22 novembre 2015

Corriere 22.11.15
L’Isis non è più forte dei valori occidentali
di Danilo Taino


L’attacco di Daesh e dei terroristi alle idee di libertà e democrazia è violento. Ma è il caso di tenere i nervi saldi: i valori occidentali sono forti. Non allo stesso modo ovunque, ma forti in tutto il mondo. Una ricerca condotta da Pew Research Center in 38 Paesi dei cinque continenti ha stabilito che, in media, il 56% della popolazione ritiene che sia «molto importante» il diritto di espressione senza censura; il 55% pensa che lo sia anche il diritto di cronaca; il 50% vuole un Internet libero. Il 74% considera «molto importante» la libertà di religione, il 65% stabilire gli stessi diritti tra uomini e donne, il 61% l’esistenza di un sistema politico fondato su elezioni periodiche con almeno due partiti. Le percentuali crescono, sempre sopra all’ 80% e fino al 94% nel caso della libertà di religione, se a chi ritiene questi valori «molto importanti» si somma chi li considera «in qualche modo importanti».
In assoluto, la quota più alta di massimo riconoscimento di queste conquiste di libertà e democrazia la si incontra negli Stati Uniti: per esempio, 91% sulla parità dei diritti tra uomo e donna (l’Italia è all’ 82% ) e 84% sulla libertà di culto ( 75% in Italia). La situazione è meno brillante nei Paesi del Medio Oriente considerati (i più aperti) ma non drammatica: il 57 % dei turchi è per la libera scelta in fatto di religione, la stessa quota dei giordani, ma la percentuale sale a 73 nei Territori palestinesi, a 75 in Israele e 86 in Libano. Anche in fatto di diritti di genere, il Libano ( 75% ) e Israele ( 69% ) sono sopra la media globale ( 65% ): Palestina, Turchia e Giordania sono invece tra il 40 e il 50% . Ovunque, i cittadini più istruiti e con un reddito maggiore riconoscono l’importanza della libertà dei media più dei meno istruiti e più poveri (con un record della Germania dove, tra chi ha studiato di più, l’ 82% ritiene molto importante il diritto di cronaca, contro il 60% di chi ha studiato meno). Due elementi che sottolineano l’importanza dell’educazione e della crescita economica nell’affermazione globale delle libertà e della democrazia.
Con questi numeri, Daesh e simili non possono sperare di farcela. Come non possono cambiare una città con 376 sale cinematografiche (in Arabia Saudita ce n’è una), 134 musei, 143 teatri, 69 librerie pubbliche, più di 300 tra monumenti, chiese, statue, edifici, fontane illuminate ogni notte. E che per di più si chiama Parigi.