Repubblica 14.10.15
Diario turco
I giovani che nessuno può far tacere
di Burhan Sonmez
IL GOVERNO censura i media. Non solo.
Mette restrizioni alle notizie sui procedimenti giudiziari per questo tipo di eventi. Proibisce Twitter, Facebook. Fa azioni legali contro i giornalisti e gli intellettuali che lo criticano. Domenica, quando decine di persone uccise giacevano per terra alla stazione ferroviaria di Ankara, prima che arrivassero le ambulanze sono comparsi i veicoli della polizia. E invece che aiutare hanno finito per assalire i feriti, e chi cercava di soccorrerli, con lacrimogeni e cannoni ad acqua.
Ci sono due immagini emblematiche. Nella prima un ragazzo canta di fronte a un poster di Ali Ismail Korkmaz, che venne ucciso dalla polizia e da agenti paramilitari nella rivolta di Gezi Park nel 2013. Il giovane si chiamava Deniz Uzatmaz ed è rimasto ucciso lo scorso sabato 10 ottobre ad Ankara. Ora, nella seconda immagine, c’è una ragazza a tenere il poster di Deniz che canta. Non conosco il nome della ragazza, e non voglio saperlo. L’unica cosa che vogliamo è salvare lei e gli altri giovani da quei predatori del cosiddetto “nuovo” Stato turco.
(testo raccolto da Marco Ansaldo)
Burhan Sönmez è un autore turco. In Italia ha pubblicato il romanzo “Gli innocenti” (editore Del Vecchio)