venerdì 9 ottobre 2015

Il Fatto 9.10.15
Quelli che restano al loro posto
Facce da mostri di Loch Ness


ANCHE QUANDO Roma è stata travolta dall’inchiesta su Mafia Capitale, il premier Matteo Renzi non ha mai detto una parola a favore di Ignazio Marino. Men che meno lo ha appoggiato ora che l’ex sindaco è stato travolto dalla vicenda delle spese per cene istituzionali. Il premier lo ha, in sostanza, scaricato. Un metodo che non applica a tutti: Denis Verdini difeso ancora domenica (“Non è il mostro di Loch Ness”) nonostante i cinque rinvii a giudizio. O Vincenzo De Luca, condannato in primo grado per abuso d’ufficio ma re della Campania. Resta al suo posto Giuseppe Castiglione, il sottosegretario Ncd indagato per concorso in turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti del cara di Mineo (roba di Mafia Capitale). Come pure la sottosegretaria Simona Vicari (Ncd) è indagata per falso per le sue visite in carcere a Totò Cuffaro; e i suoi colleghi Vito De Filippo e Francesca Barracciu (Pd), l’uno indagato e l’altra imputata per peculato nelle spese pazze regionali.