martedì 13 ottobre 2015

Il Fatto 13.10.15
Lecca lecca

L’intervista senza domande di Fazio
Nel solito salotto buono di Che tempo che fa, domenica sera, Fabio Fazio ha accolto Matteo Renzi come un vecchio amico: “È passato tanto tempo, presidente...”. Poi ha sfoderato la tecnica dell’intervista senza domande, lasciando campo libero al premier che, abituato ai salamelecchi a mezzo stampa, si è sentito subito a suo agio. Quanti sorrisi per tranquillizzare il popolo: “Che bella l’Italia che funziona, alla faccia dei gufi”. Il presidente del Consiglio, con la solita dose di spericolatezza, ha detto che l’Italia “sta mettendo in campo una strategia in politica estera che va da qui ai prossimi dieci anni e non ai prossimi dieci tweet”. Poi Fazio ha servito un “assist”, come lo ha definito il premier, per attaccare una bella sviolinata sui prossimi provvedimenti per far rientrare i cervelli in fuga. Guai a parlare delle cene di Renzi a Firenze, il titolo di apertura del Fatto di domenica. Forse nella rassegna di Fazio il nostro giornale non arriva: altrimenti siamo certi che il conduttore avrebbe chiesto al premier almeno uno scontrino. Eppure sono state evitate anche le domande sul ruolo del Pd nella cacciata del sindaco Marino (ma che rassegna legge Fazio?), o chiarimenti sulla riforma del Senato. E però una domanda difficile è arrivata. Fazio ha chiesto a Renzi: “Che differenza c’è tra Verdini e Mastella?”. Quasi come se avesse chiesto a Fognini la differenza tra Nadal e Federer.