Corriere 4.10.15
La rivelazione e le polemiche
Il dibattito sull’antisemitismo di Martin Heidegger è stato rilanciato lo scorso anno dall’uscita in Germania della prima parte dei suoi Quaderni neri , relativa al periodo 1931-41: su quei testi la filosofa Donatella Di Cesare ha scritto il libro Heidegger e gli ebrei (Bollati Boringhieri), di cui ha anticipato i contenuti sulla «Lettura» del 2 novembre 2014. In seguito la stessa Di Cesare ha rivelato, sulla «Lettura» dell’ 8 febbraio scorso, che nei successivi Quaderni del periodo 1942-48 Heidegger definisce la Shoah una sorta di «autoannientamento» degli ebrei. L’argomento è stato poi ripreso sul «Corriere» in due distinti interventi: un articolo (uscito il 4 luglio) firmato da Peter Trawny, curatore dei Quaderni neri ; e uno dello studioso francese Emmanuel Faye, apparso il 21 luglio. I volumi con gli Schwarze Hefte , — ovvero i Quaderni neri — usciti finora nell’edizione tedesca dall’editore Vittorio Klostermann di Francoforte sono quattro: dal 94 al 97 (i numeri si riferiscono all’ordine dei volumi nell’ Opera completa dell’autore). Il primo di questi, contenente le annotazioni degli anni 1931-1938, esce in Italia il 5 novembre, tradotto da Alessandra Iadicicco e pubblicato da Bompiani (pp. 712, e 25).