Corriere 31.10.15
Grillo scommette sulla vittoria. E spunta il nome di Imposimato
Il leader punge il Pd sulla data del voto. Ma i tempi per la scelta del candidato, aperta alla società civile, saranno dilatati
di Emanuele Buzzi
MILANO Un candidato per vincere: il messaggio è chiaro, ma la strada è ancora lunga. E le suggestioni sono diverse. La partita dei Cinque Stelle per il Campidoglio sta per aprirsi. Il blitz romano di Gianroberto Casaleggio e il successivo summit dello stratega con Beppe Grillo sono serviti per mettere a punto la strategia. Anzitutto, nessuna ansia. I tempi di selezione saranno dilatati. «Il confronto sarà allargato quanto più possibile: non solo gli attivisti duri e puri, ma anche altre facce», dicono nel Movimento. Tradotto: gli incontri con gli attivisti per selezionare il candidato sindaco avranno più fasi e difficilmente si concluderanno, come previsto inizialmente, entro dicembre.
L’altro punto fermo è che non ci sarà nessun homo novus in lizza: «Il candidato sarà scelto tra chi fa parte del Movimento», spiegano esponenti pentastellati. Ma le maglie saranno molto più larghe. Un modo per attrarre le attenzioni (e i voti) anche della cosiddetta società civile, verso cui ci sarebbero spiragli e aperture. C’è chi si lascia sfuggire anche qualche indizio sull’identikit del possibile candidato: «Una figura di alto profilo, forse un avvocato o un giudice, che sia apprezzato dalla base, non abbia problemi a superare delle selezioni e offra una immagine di garanzia e solidità». L’identikit è quello di Ferdinando Imposimato, vincitore delle «Quirinarie», spesso in prima fila nelle battaglie dei Cinque Stelle. La scelta, però, non è così scontata, le sensibilità all’interno della galassia M5S sono molteplici: non è ancora tramontata l’ipotesi di indicare la consigliera uscente Virginia Raggi e non è neppure esclusa una «sorpresa» da svelare al momento dei primi incontri tra meet up.
Intanto, sui social network e sul blog, Grillo dà il via alla campagna elettorale. Prima posta l’immagine di un sondaggio che dà i Cinque Stelle al 33% a Roma, poi — in un intervento successivo — punge: «Una domanda per il Pd: quando si vota a Roma?». Il tema Comuni e comunali rimane preponderante: Roberto Fico annuncia via Facebook che il comune di Quarto, il primo amministrato dal M5S in Campania, uscirà dall’Anci, l’associazione nazionale comuni italiani. Il deputato campano — spiegando le motivazioni della scelta — punta l’indice sulla «reale convenienza e opportunità di restare a far parte di un’associazione che dal 2011, cioè dopo l’accordo concluso dalla precedente giunta, a Quarto non ha prodotto alcun progetto utile, alcun servizio e alcun ritorno economico tangibile per la comunità». Altri enti guidati dai pentastellati sarebbero in procinto di seguire le orme di Quarto. Non tutti però. Alcuni, come Parma, sono propensi a rimanere all’interno dell’Anci. Intanto, sul fronte sindaci, si continua a lavorare per il summit degli amministratori locali saltato in estate e rimandato, e poi rinviato ancora, alla kermesse di Imola. Al confronto prenderà parte Luigi Di Maio, che ha il ruolo di referente per gli enti locali ed è in realtà il «mediatore» tra le diverse anime. L’appuntamento dovrebbe tenersi a Roma, la data ipotizzata al momento è quella del 12 dicembre.