lunedì 26 ottobre 2015

Corriere 26.10.15
Come astrofisica e biologia possono incontrare le arti
Grandi personaggi, lectio e molta interattività ludica
di Erika Dellacasa


Nel manifesto doveva esserci una ballerina ma l’idea migliore è arrivata all’improvviso: un elefantino in equilibrio su tre zampe. La danzatrice era fin troppo leggera; il pachiderma contro ogni luogo comune sfida la sua mole e si dà alle acrobazie. È l’equilibrio il tema della tredicesima edizione del Festival della Scienza (fino al 1° novembre). Tema difficile, spiega la presidente Manuela Arata, manager di ricerca prestata alla scienza: gli scienziati tendono subito a spostare l’attenzione sul contrario e a parlare di disequilibrio «perché è dinamico, implica il movimento e la ricerca».
L’equilibrio è un po’ come la felicità, un obiettivo che se raggiunto non dura a lungo e va continuamente riconquistato. «Mettendo l’equilibrio/disequilibrio al centro dell’edizione», dice Arata, «volevamo dare continuazione ideale all’Expo di Milano affrontando i temi della sostenibilità, della vivibilità sul pianeta e della convivenza fra i popoli. Un tema che ci permette molte contaminazioni non solo scientifiche, spaziando dalla fisica alla biologia, ma anche con l’arte, la filosofia, l’architettura, il cinema o il teatro sempre in una prospettiva globale. Per questo non abbiamo scelto un unico Paese ospite ma abbiamo considerato ospiti le Nazioni Unite rappresentate da diverse agenzie come, ad esempio, la Fao che affronterà il tema della fame nel mondo e dei piani per batterla».
Come sempre il programma del Festival della Scienza è ricchissimo: scegliere tra le proposte è difficile, ma interesserà molti genitori la lectio magistralis di Laurence Steinberg su come funziona il cervello degli adolescenti. Lo psicologo britannico — tra i massimi esperti di adolescenza — spiegherà come l’età ritenuta la meno equilibrata in assoluto è invece, dal punto di vista fisico, connotata da una elevata plasticità cerebrale ed è l’età delle opportunità ben più che quella della confusione. Ma come stimolare questa potenzialità se i figli vivono sdraiati su un divano? L’appuntamento con Steinberg è martedì 27 alle 18 a Palazzo Ducale, una delle sedi del Festival (come l’Acquario, il Porto Antico, il Palazzo della Borsa e i musei cittadini).
Nel centenario della relatività generale di Einstein e nell’anno mondiale della Luce non potevano mancare ampie sezioni dedicate alla fisica, all’astrofisica e alla matematica. Al museo di Storia Naturale «Giacomo Doria», la mostra su Enrico Fermi mentre venerdì 30 ottobre (Palazzo Ducale ore 18) l’astronauta Samantha Cristoforetti, insieme con Stefania Giannini e Luca Parmitano, quest ultimo in collegamento da Huston, parlerà di «equilibrio in assenza di gravità», ovvero di come è vivere in condizioni estreme, e di quali risultati stanno producendo le missioni spaziali. Interverrà il ministro della Difesa Pinotti.
Sempre il 30, nella Sala del Maggior Consiglio tre ricercatori-attori Marina Carpineti, Marco Giliberti e Nicola Ludwig, con la regia di Emiliano Bronzino, metteranno in scena lo spettacolo Light Mistery invitando alla passione per la scoperta scientifica con esperimenti sulla luce, partendo dal principio che «l’occhio non può vedere quello che la mente non è preparata ad accettare». Tutto ciò è solo un assaggio di quello che offre il Festival che, come da tradizione, non dimentica l’aspetto ludico: «Tra i primi obiettivi», spiega Arata, «c’è sdrammatizzare e far capire ai ragazzi, ad esempio, che la matematica non è solo quella materia scolastica che ti terrorizza ma è qualcosa che può profondamente affascinare. Posso dire che i risultati li abbiamo avuti».