lunedì 12 ottobre 2015

Corriere 12.10.15
Marine Le Pen attira la Francia dei lavoratori (traditi da Sarkozy e delusi da Hollande
di Stefano Montefiori


La campagna presidenziale per il 2017 è di fatto già cominciata, e secondo il sondaggio Ifop pubblicato ieri dal Journal du Dimanche un francese su tre sarebbe pronto a votare per Marine Le Pen. Quattro anni fa gli elettori che prendevano in considerazione l’idea di scegliere la leader del Front National erano il 27%, oggi arrivano al 31%. E quelli che le si dichiarano certamente contrari si fermano solo al 58%, cifra molto lontana dall’82% che plebiscitò Jacques Chirac pur di sbarrare la strada a Jean-Marie Le Pen nel 2002. Allora il padre di Marine arrivò al secondo turno con enorme sorpresa di tutti; oggi persino il presidente socialista dell’Assemblea nazionale, Claude Bartolone, parlando in tv dà per scontato che «MLP» nel 2017 si qualificherà per il ballottaggio. E a quel punto non è così certo che gli elettori dei partiti tradizionali convergeranno verso il suo avversario, chiunque esso sia, pur di bloccarla. Forse Marine Le Pen riuscirà davvero a conquistare l’Eliseo, più ragionevolmente no, ma in ogni caso l’avanzata è impressionante, la partita aperta. I sondaggi suggeriscono poi che la leader del Front National potrebbe vincere a dicembre alle elezioni regionali diventando presidente del Nord-Picardie, il che le darebbe una statura istituzionale. «La maggiore evoluzione della leader FN si nota nella fascia di età 35-49 anni — dice Frédéric Dabi, direttore dell’Ifop —. È la “Francia dei lavoratori” che si allontanano allo stesso modo da destra e sinistra, dal “sistema”: si sentono traditi da Sarkozy e delusi da Hollande». In un anno e mezzo molto può ancora accadere. Alle regionali di dicembre, per esempio, farà il suo debutto nella regione di Parigi un piccolo partito islamico («L’Union des Démocrates Musulmans Français», come da profezia dello scrittore Michel Houellebecq). Altri candidati potranno imporsi. Ma per adesso tutto ruota intorno a Marine Le Pen.