martedì 29 settembre 2015

Repubblica 29.9.15
Il caso Tiziano Renzi

“Garanzia sospesa e poi riattivata alla società del padre del leader”
Firenze. Fidi Toscana aveva sospeso il pagamento della garanzia prestata sull’erogazione del mutuo di 437 mila euro concesso il 12 agosto 2009 alla Chil Post di Tiziano Renzi, padre del presidente del consiglio, dalla Banca di Credito Cooperativo (Bcc) di Pontassieve. Fidi, società partecipata dalla Regione Toscana, aveva bloccato tutto perché non era stata informata delle modifiche della compagine sociale e del trasferimento della società a Genova. Ma poi ha cambiato idea e il primo agosto 2013 ha liquidato alla Bcc di Pontassieve 263 mila euro, a copertura delle perdita subìta dalla banca. Lo scrive in una interrogazione il capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale toscano Giovanni Donzelli, che chiede se «esponenti politici legati al Pd, al governo nazionale e/o alla Regione Toscana siano intervenuti con pressioni presso componenti e/o dirigenti di Fidi Toscana per superare le circostanze che avevano sospeso il pagamento».