lunedì 14 settembre 2015

Repubblica 14.9.15
Il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel
“Il mio Paese è al limite colpa dell’inerzia europea”
intervista di Stephan Haselberger


Vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel, Monaco sta quasi collassando di fronte dell’ondata di profughi, i Laender ritengono di avere raggiunto il limite della loro capacità di accoglienza.E ora?
«È vero: nel frattempo, l’inerzia europea in occasione della crisi dei profughi ha portato la Germania al limite delle sue possibilità. A mettere in crisi i comuni e regioni non è principalmente il numero di profughi ma la velocità con cui arrivano » Come è possible contenere questo ritmo?
«Nel vertice di oggi dobbiamo ormai ovviamente allentare la pressione legata allo smistamento di 160.000 profughi. Devono tuttavia seguire ulteriori alleggerimenti, anche perché 160.000 sono solo una goccia nell’oceano. Al momento, è questo il numero di persone affluito in Germania in un mese e mezzo. Parallelamente allo smistamento europeo, dobbiamo aiutare i Paesi di origine in modo veloce ed efficace. Soprattutto quelli al confine con gli Stati coinvolti dalla guerra: finché aumenta la miseria nei campi-profughi giordani e libanesi, centinaia di migliaia di persone si muovono verso l’Europa per la crescente disperazione. È qui che dobbiamo intervenire, e piuttosto rapidamente».
Come?
«La Germania e l’Europa di concerto dovrebbero immediatamente mettere a disposizione 1,5 miliardi di euro per nutrire e ospitare queste persone e, soprattutto, per allestire scuole nei campi-profughi principali. Inoltre, i Paesi del Golfo e gli Usa devono essere di volta in volta chiamati a spendere altrettanto per sostenere i profughi nei centri di accoglienza. È inaccettabile che per le banche si mobilitino in poche settimane miliardi ma neanche una briciola di questi quando si tratta di salvare persone».
Cosa può fare la comunità internazionale contro le vere cause dell’esodo, ovvero la guerra civile in Siria e l’avanzata dell’Is?
«Dobbiamo modificare le nostre relazioni con la Russia. La chiave della fine del conflitto in Siria risiede a Mosca e Washington. Una pericolosa escalation della guerra con l’appoggio russo opposto a quello occidentale farà aumentare il numero di profughi».
Cosa si deve fare per distendere la situazione al confine tra Germania e Austria?
«Dobbiamo stabilire molto prima chi può ottenere asilo in Europa. In realtà, è troppo tardi per farlo al confine austro-germanico. È ora che la Ue apra i centri di registrazione dei profughi progettati al confine greco e in Italia. È lì che deve essere fatta la valutazione e lo smistamento. Questi centri sono necessari anche in Ungheria, ove sarebbe preferibile la supervisione dell’UNHCR per non abbandonare i profughi all’arbitrio di Orbán».