giovedì 10 settembre 2015

Repubblica 10.9.15
Miguel Gotor
“Senza l’elettività dei senatori niente mediazione”
intervista di Tommaso Ciriaco


ROMA. «Di Renzi ho apprezzato i toni. Ma alle parole dovrebbero seguire i fatti». E a sentire Miguel Gotor, uno dei ribelli del Pd, la strada è ancora impervia.
Il premier sta mediando?
«Se dice che non si tocca l’articolo due, non è una mediazione ma solo un modo di dire. Prende tempo perché è in difficoltà».
Ma un’intesa è possibile?
«Sì, se c’è la volontà. Renzi però deve capire che per noi esiste un problema: la relazione tra il ddl Boschi e l’Italicum. Si introduce il semipresidenzialismo del premier. E i tre quarti dei 730 parlamentari saranno nominati. Lui non ne parla mai, e così è difficile intenderci».
La cabina di regia proposta al gruppo è un passo avanti?
«Magari tardivo, ma giusto. Comunque ci sono tre nodi. Primo: serve l’elettività diretta dei senatori, che si ottiene riaprendo l’articolo due. Secondo: restituiamo al Senato alcuni poteri di verifica e di controllo. Terzo: riequilibriamo i criteri di scelta dei giudici costituzionali e del Capo dello Stato».
L’articolo due non si tocca, ha ribadito Renzi.
«Sostiene che bisogna ricominciare daccapo. Lo ripetono come un mantra, ma questo argomento è falso. Perché se cambio l’articolo x non perdo tempo, mentre con il due sì? E poi le modifiche si fanno in prima lettura, perché dopo è solo “prendere o lasciare”. Serve un patto politico nel Pd».
È possibile che Renzi ricorra alla fiducia?
«Sulla Costituzione è tecnicamente impossibile ».
E a una fiducia politica del tipo: “o passa il ddl, o elezioni”?
«Ha interesse a unire il Pd. Solo così vinceremo le elezioni».
Suona minaccioso, non le pare?
«Ma no, è quello che ci dicono le ultime amministrative. C’è una scissione silenziosa di tanti elettori. Così non reggiamo».
E se Renzi va dritto e salta ogni mediazione ?
«Gli consiglio di non legare il ddl Boschi alla vita del governo. Sono cose diverse, restino tali. Comunque il nostro atteggiamento non cambia, perché è basato su convinzioni».
Serve un incontro tra Renzi e Bersani?
«L’ultima volta gli esiti sono stati molto positivi: ne è scaturita l’elezione di Mattarella».
Lotti dice che senza un accordo si rivolgerà al resto delParlamento. A Berlusconi?
«È da luglio che Lotti ci lavora. Il problema è che non hanno i numeri, altrimenti avrebbero chiuso sul ddl Boschi entro agosto».