venerdì 18 settembre 2015

il manifesto 18.9.15
Syriza prima, Unione popolare oltre il quorum
di Teodoro Andreadis Synghellakis


Gli ultimi sondaggi, a due giorni dalle elezioni, registrano un vantaggio di Syriza, con un margine piuttosto rassicurante. Ieri pomeriggio è stata resa nota l’indagine demoscopica della società E Voice, secondo la quale Syriza raccoglierebbe il 29% delle intenzioni di voto, mentre il centrodestra di Nuova Democrazia non supererebbe il 25,4%. Alba Dorata viene data al 7,2%, mentre il partito centrista del Fiume è al 5,1%. Seguono i comunisti del Kke e il Pasok al 5%, Unità Popolare di Panajotis Lafazanis al 4,2% e i Greci Indipendenti, che hanno governato insieme a Syriza, al 3,1%. Un altro sondaggio, della società Prorata, stima La Coalizione della Sinistra Radicale ellenica, al 28% e Nuova Democrazia al 24%. Dal momento che molti elettori sono tentati dall’astensionismo, la partita è ancora completamente aperta, ma questi ultimi dati permettono al partito di Alexis Tsipras di affrontare la sfida elettorale con maggior ottimismo ed energia. Nel frattempo, la sinistra anti –euro di Unità Popolare ha concluso la sua campagna elettorale con una manifestazione nella centrale piazza Omonia. Oltre a Lafazanis, hanno preso la parola la presidente uscente del parlamento greco, Zoi Konstantopoulou e il partigiano, simbolo della sinistra ellenica, Manolis Glezos. La partecipazione non è stata eccezionalmente vasta, ma molti osservatori hanno fatto notare la presenza di molti giovani, che hanno seguito con attenzione l’intervento della Konstantopoulou. La ex pasionaria di Syriza, ha voluto alzare i toni, puntando il dito contro le scelte del governo di Alexis Tsipras: «C’è chi ha deciso in modo tardivo di passare il Rubicone, di coalizzarsi con i tiranni del popolo, che hanno tradito sogni e speranze, con coloro che consegnano le prossime generazioni al Minotauro del memorandum di austerità» ha sottolineato.
Il leader della sinistra greca, in una intervista al quotidiano Efimerida ton Syndakton, (Quotidiano dei Redattori), ha risposto che «Syriza è l’unico partito con un programma che garantisce al paese di poter uscire dalla crisi rimanendo in piedi» e ha promesso che alla fine dei quattro anni di legislatura previsti Syriza avrà realizzato il 100% del suo programma presentato lo scorso autunno a Salonicco. Per quanto riguarda, poi, le collaborazioni post elettorali, l’ex ministro e candidato nelle liste del partito di Tsipras, Alekos Flambouraris, ha escluso qualunque ipotesi di alleanza di governo con il centrodestra, lasciando aperto uno spiraglio per una eventuale collaborazione con il Pasok o, eventualmente, con il Fiume: se ne parlerà «solo se il popolo greco dovesse dare una indicazione in questo senso» e nell’eventualità che «questi due partiti decidano di abbandonare le posizioni e le alleanze che sostengono le politiche neoliberiste». Tutto il mondo politico greco, infine, ha condannato con forza le ultime dichiarazioni del capo dei neonazisti di Alba Dorata, Nikos Michaloliakos, che ha dichiarato che il suo partito «assume la responsabilità politica di questo omicidio, ma non penale».