il manifesto 12.9.15
Scuola, a ottobre ripartono le mobilitazioni
Lazio. I sindacati dei prof chiedono un confronto sui decreti. Resta il nodo-precari
di Roberto Ciccarelli
Durante l’assemblea delle rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) della scuola, tenutasi ieri al teatro Quirino di Roma, i segretari generali dei cinque sindacati rappresentativi (Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Gilda e Snals) hanno annunciando una giornata di mobilitazione a livello regionale entro il prossimo ottobre contro la “Buona Scuola” di Renzi. Al governo hanno chiesto di aprire un confronto sui numerosi decreti attuativi della riforma della scuola e hanno ribadito la necessità di modificarla. Per i sindacati è centrale il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre sei anni e stanziare le risorse nella legge di stabilità.
Il nodo dei docenti precari è particolarmente sentito. «È stato il grande imbroglio di Renzi — ha detto Rino Di Meglio (Gilda) -. La prima versione della “Buona scuola” prometteva di porre fine al precariato. Ora non si pone fine al precariato, si viene assunti a rate e con ingiustizie». È stato usato «un algoritmo rimasto segreto» che «ha combinato pasticci». «È bastato un solo provvedimento, quello sulle assunzioni — ha detto Francesco Scrima (Cisl scuola) — per capire il pressapochismo del governo». Di fatto, con questo sistema «avremo più supplenze dell’anno scorso, ma non lo vogliono dire. Come è possibile non sapere chi è andato dove e con quanti punti?». Per Domenico Pantaleo (Flc-Cgil) «ogni giorno emergono gli evidenti errori. Il potere ai dirigenti scolastici è in conflitto con gli altri soggetti. Si mette in discussione il fatto che la scuola sia collettività. Vorrei dire alla politica che abbiamo portato l’88 per cento a votare le Rsu. Quelli in parlamento chi li ha votati?».