martedì 29 settembre 2015

Il Fatto 29.9.15
Nuovo Senato
Da domani si vota
Bersani, il “delirio trasformista” di Denis e i suoi fratelli


I 72 milioni di emendamenti della Lega alla riforma costituzionale sono stati presentati “in una modalità tecnica non conforme al regolamento”. E allora il problema di come esaminarli “non si pone nemmeno”. Alla vigilia delle prime votazioni in Senato, Matteo Renzi chiarisce senza giri di parole come la pensano il governo e il Pd sul “problema” Calderoli: la sua mossa ostruzionistica è fuori da ogni regola e dunque non le si può consentire di fermare la riforma. Dunque, mentre si prova ancora a scalfire l’ostruzionismo attraverso la via del dialogo, in queste ore si guarda soprattutto a Pietro Grasso e alle decisioni che potrebbe assumere contro quelle che lui stesso ha definito “iniziative irresponsabili”. E intanto in casa Pd cresce l’agitazione della minoranza per quello che Pier Luigi Bersani definisce “il delirio trasformista”diVerdini. La road map di Palazzo Madama prevede che oggi ci sia l’illustrazione degli emendamenti e da domani l’inizio delle votazioni sull’articolo 1 del ddl costituzionale. Il presidente del Senato dovrebbe pronunciarsi di volta in volta, su ciascun articolo, sull’ammissibilità degli emendamenti. Dunque solo quando si arriverà all’esame dell’art. 2 ci sarà una parola definitiva sulla possibilità di cambiare le parti del testo già approvate da Camera e dal Senato.