domenica 13 settembre 2015

Il Fatto 13.9.15
La svolta alla Festa dell’Unità
Cuperlo: “Forse il Pd non sarà più casa mia. Non è detto che resti”


BORDATE per Matteo Renzi dal palco della Festa dell’Unità nella sua Firenze. Gianni Cuperlo, che fu suo sfidante alle primarie ed è un pezzo della minoranza interna, mette a verbale che “restare in questo partito non è un destino, è una scelta che devo rinnovare ogni giorno: se il Pd dovesse diventare il ‘Partito della Nazione’ di ispirazione centrista potrebbe non esser più la casa per
tanti di noi”, sostiene il deputato ex Ds. Anche Massimo D’Alema non s’è fatto pregare: “Non è positivo” che premier e segretario del Pd siano la stessa persona, anche perché “la tesi del Pd era per la separazione tra i due ruoli”. Così “il partito è abbandonato a se stesso, sta deperendo”. Pure sulle riforme, D’Alema crede che “Renzi dovrebbe aprire una discussione vera, il Pd non sta vivendo una fase di
particolare espansione dei consensi che qualcuno intende frenare per settarismo”. Dopo le Europee “abbiamo iniziato a perdere terreno, perché una parte delle speranze che erano state suscitate da Renzi sono state deluse”. Gli ultimi segnali positivi, poi, “non riguardano la riduzione delle tasse, ma la reazione del Pd e di Renzi al dramma immigrati, che è stato colto dall’elettorato di sinistra”.