martedì 8 settembre 2015

Corriere 8.9.15
Merkel ai tedeschi: «L’arrivo degli stranieri cambierà la Germania. Sapremo integrarli»
di Danilo Taino


Ieri, Angela Merkel ha tenuto una conferenza stampa per felicitarsi con i tedeschi, per dire come sia stata commovente, durante il weekend, la loro accoglienza ai profughi in cerca di asilo. Ma soprattutto per avvertirli di quello che li aspetta. Gli arrivi — ha detto — «sono qualcosa che dovremo affrontare per i prossimi anni». Qualcosa — ha aggiunto — «che cambierà il nostro Paese: vogliamo che sia un cambiamento per il meglio e crediamo di poterlo fare». Soddisfatta, commossa…e pronta ad affrontare una quantità (di persone) che cambierà la qualità (del Paese). La svolta che il flusso di profughi ha avviato nei giorni scorsi è, nella lettura della cancelliera, un’immediata impresa organizzativa. Ma è soprattutto destinata a trasformare la Germania e il Vecchio Continente. Integrare centinaia di migliaia di richiedenti asilo, probabilmente qualche milione nel giro di pochi anni, sarà una sfida maggiore di quella della riunificazione: non tanto per numero di persone coinvolte ma perché si tratta di profughi diversi dai tedeschi per cultura, usanze, religione, aspettative, capacità di comunicare. L’obiettivo di Berlino è rendere il meno traumatico possibile il passaggio dalla Germania più o meno omogenea di oggi (in realtà ha già integrato quattro milioni di turchi, ma in decenni) a una Germania multinazionale. «Abbiamo alle spalle un week- end commovente», ha detto Frau Merkel: sforzi di cittadini che «hanno dipinto un quadro della Germania che può renderci orgogliosi». Ha sottolineato che è bello sapere che il Paese è attraente, che la gente vuole andarci a vivere, «soprattutto se pensiamo alla nostra storia». E che qui non si parla della cancelliera o dei politici «ma di chi è andato nelle stazioni ad accogliere i rifugiati». Poi, ha chiarito che ora serve «uno sforzo nazionale» che durerà a lungo. Anche europeo, in realtà, a cominciare dalla ricerca di una posizione comune nella Ue sulla politica di asilo: «Lavoreremo per farne uno dei grandi progetti dell’Unione Europea nei prossimi anni». L’apertura ai rifugiati, che spesso viene definita «svolta di Merkel», in realtà è una convinzione consolidata della cancelliera. La quale da mesi lancia allarmi contro il razzismo e contro il movimento xenofobo Pegida sulla base del concetto «la Germania è un Paese di immigrati». Lo sarà sempre di più.