Corriere 4.9.15
Torino Spiritualità
Gli ingredienti del genere umano
di Antonio Carioti
La natura dell’uomo è un territorio variegato. Per questo l’undicesima edizione di Torino Spiritualità, in programma dal 23 al 27 settembre, ha scelto come tema conduttore «L’impasto umano», richiamando i molteplici aspetti della nostra condizione. Significativo anche il sottotitolo, «Fatti di terra, guardiamo le stelle»: da una parte il richiamo alla materialità, dall’altra la tensione verso il trascendente. Si tratta insomma di confrontarsi con «la complessità dell’uomo che, a differenza degli altri animali, può operare sul suo destino», ha spiegato alla conferenza stampa di presentazione Maurizia Rebola, che dirige la rassegna e il Circolo dei lettori di Torino.
Proprio l’impegno di profughi e migranti per cambiare il loro destino sarà al centro dell’appuntamento inaugurale del 23 settembre, sul tema «Cosa muove gli uomini», con il direttore della «Stampa» Mario Calabresi, i giornalisti Domenico Quirico e Niccolò Zancan, il fotografo Giulio Piscitelli. Nella stessa serata la scrittrice Michela Murgia, il coro del Teatro Regio e l’attore Bob Marchese terranno la lezione-concerto «L’imperfetta armonia», dedicata al Requiem di Mozart. Diceva il teologo Karl Barth che «se Dio dovesse scegliere una musica opterebbe per Mozart», ha ricordato il curatore di Torino Spiritualità, Armando Bonaiuto.
Seguiranno oltre 120 appuntamenti, con lezioni, incontri, dialoghi, spettacoli. Circa 150 gli ospiti, appartenenti a tutti gli orientamenti spirituali (atei compresi), con voci autorevoli come il maestro buddhista tibetano Sogyal Rinpoche, il teologo dissidente americano Matthew Fox, il filosofo spagnolo Fernando Savater, il docente americano di Letteratura inglese (ma anche combattente di arti marziali) Jonathan Gottschall, il critico d’arte britannico John Berger, il coreografo belga Alain Platel, il pioniere dell’arrampicata libera Manolo (all’anagrafe Maurizio Zanolla), il biblista padre Alberto Maggi, i rabbini Haim Cipriani e Giuseppe Laras, la mistica Angela Volpini.
Come ogni anno, Torino Spiritualità (rassegna ideata 11 anni fa dall’attuale assessore alla Cultura del Piemonte, Antonella Parigi) invita alcuni ospiti a tenere una conversazione ispirata da un testo sacro, che in questa edizione è il verso del Salmo 8 «Eppure l’hai fatto poco meno di un dio». Argomento delle sei lezioni sarà dunque lo statuto dell’uomo nell’universo: ne affronteranno aspetti diversi Alessandro Bergonzoni, Vito Mancuso, Pietrangelo Buttafuoco, Gherardo Colombo, Enzo Bianchi e il già citato Savater. Di grande interesse anche la sezione teatrale, con i monaci tibetani del monastero di Tashi Lhunpo e i canti sufi delle Deba Mayotte, donne provenienti dall’Oceano Indiano. Inoltre l’attore Fabrizio Bentivoglio si cimenterà con L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera e la filosofa Michela Marzano, insieme alla compagnia Teatrodilina, con il racconto Il digiunatore di Franz Kafka. Senza contare i reading che vedranno protagonisti gli scrittori Sandro Veronesi, Francesco Piccolo e Sergio Claudio Perroni.