sabato 19 settembre 2015

Corriere 19.9.15
Landini-Camusso, è scontro sull’elezione del segretario
di Enrico Marro


Il segretario generale e i membri della segreteria di tutte le strutture non saranno più eletti dal Direttivo, dove in genere i delegati eletti nei luoghi di lavoro sono non più del 20-30% mentre gli altri sono dirigenti, ma da un nuovo organismo, l’Assemblea generale, composta per almeno il 50% più uno di delegati eletti

ROMA Scontro tra il segretario della Cgil, Susanna Camusso, e il leader dei metalmeccanici Fiom, Maurizio Landini, sulle nuove regole di elezione dei segretari approvate ieri dalla Conferenza di organizzazione della Cgil. Il documento proposto da Camusso è passato con 587 sì, 151 no e 8 astenuti. Tra i contrari Landini, che in una breve dichiarazione di voto ha accusato il segretario generale della Cgil di «raccontare balle» a proposito delle nuove regole che allargherebbero la partecipazione della base nella scelta dei vertici.
Con le modifiche allo Statuto sancite ieri, il segretario generale e i membri della segreteria di tutte le strutture (territori, categorie, confederazione) non saranno più eletti dal Direttivo, dove in genere i delegati eletti nei luoghi di lavoro sono non più del 20-30% mentre gli altri sono dirigenti, ma da un nuovo organismo, l’Assemblea generale, composta per almeno il 50% più uno di delegati eletti. Landini ha rivendicato che nella Fiom il parlamentino è già formato per il 35-40% di delegati e che con le nuove regole i membri dello stesso dovranno scendere da 181 a 100: «Quindi questa storia che stiamo allargando la partecipazione, secondo me è raccontare balle». Landini avrebbe voluto che la sua proposta, far eleggere i vertici da tutti gli iscritti o almeno da tutti i delegati, fosse portata al prossimo congresso, quello del 2018, anno in cui cesserà il mandato di Camusso e la Cgil dovrà scegliere il successore.
Enrico Marro