Corriere 19.9.15
Angela Merkel, dieci anni da cancelliera pigliatutto
Il 18 settembre 2005, dieci anni fa ieri, una donna poco conosciuta, Angela Merkel, 51 anni, cristiano-democratica, vinceva le elezioni nel Paese più rilevante d’Europa, la Germania. Dopo due mesi di trattative e scontri con gli avversari socialdemocratici, sarebbe diventata cancelliera. Non ha più lasciato il posto e probabilmente non lo lascerà per qualche anno ancora. Ufficialmente, non ha festeggiato. Per ricordare quella prima vittoria, però, ha in serbo qualcosa di meglio di due coriandoli. Qualcosa che spiega in modo sublime il suo fenomeno politico.
In dieci anni, Frau Merkel ha affrontato crisi serie. Quella greca innanzitutto. Quella ucraina e la delusione nel vedere il lato oscuro di Vladimir Putin. Ha compiuto svolte non da poco, come la chiusura delle centrali nucleari dopo il disastro di Fukushima. E, oggi, deve gestire le masse di rifugiati che arrivano in Germania, in qualche modo da lei stessa richiamate. La prima crisi, però, la dovette affrontare subito, appena vinte le elezioni del 2005. Il cancelliere uscente, Gerhard Schröder, sosteneva di avere lui il diritto di assemblare una coalizione: aveva sì perso ma per solo un punto percentuale. I negoziati furono durissimi, a un certo punto Schröder si rifiutò di incontrare l’avversaria se questa continuava a volere guidare un governo. Fu uno scontro duro, anche cattivo. Alla fine, la signora Merkel ebbe la meglio e il 22 novembre fu eletta cancelliera di una Grande Coalizione. Schröder si ritirò e presto andò a lavorare nella società del gas di Putin.
Bene. Martedì prossimo, Angela Merkel presenterà un libro, a Berlino. Questa sarà la festa. Il libro si intitola Gerhard Schröder ed è la biografia, scritta da Gregor Schöllgen, del suo predecessore. Che ne discuterà con lei. Non è solo che la cancelliera non prova rancori. È che non perde occasione per occupare tutto lo spazio politico del centro e oltre. Ingoia tutto, come se fosse cristiano democratica, socialdemocratica, liberale, verde. Schröder compreso .