venerdì 28 agosto 2015

Repubblica 28.8.15
Rosy Bindi, presidente Antimafia
“Decisione giusta, Ignazio non è assolto”
intervista di Giuseppe Alberto Falci


Alfano, ministro sotto tutela ma titolare di un potere di interdizione, esegue le decisioni di Renzi
Marino è il primo cittadino di una capitale che somiglia alla Napoli ‘44 , una città da dopoguerra

ROMA . Presidente Rosy Bindi, da ieri la Capitale ha due sindaci: Ignazio Marino e Franco Gabrielli?
«No, non è così. Il sindaco resta ed è Ignazio Marino, che è stato democraticamente eletto dai romani. Però, il comune di Roma sarà giustamente e doverosamente affiancato dalla prefettura. Vediamo con quale strumenti amministrativi il prefetto lavorerà d’intesa con la giunta. Roma ha bisogno di tutto il vigore della politica e di tutto il rigore che una commissione terza può svolgere».
Il governo avrebbe dovuto procedere con lo scioglimento di Roma per mafia?
«Lo scioglimento del consiglio comunale della Capitale d’Italia avrebbe avuto effetti devastanti. Credo che alla fine l’esecutivo abbia fatto la scelta giusta. Non ha sciolto il comune nel senso classico, ma si tratta di un affiancamento da parte dello Stato e dei suoi organi. E’ l’unica soluzione che poteva essere presa con le norme vigenti».
Perché ritiene sia la soluzione corretta?
«Non si può dire che tutto il comune di Roma sia in mano alla mafia. Allo stesso tempo la decisione che è stata presa non è una assoluzione. Per quanto si sia registrato uno sforzo da parte della giunta si è ritenuto che la politica da sola non potesse farcela».
La relazione del Viminale, di cui ad oggi si conoscono soltanto alcuni stralci, è la versione morbida del dossier della commissione di accesso agli atti voluta dall’ex prefetto Giuseppe Pecoraro.
«Leggeremo la relazione del ministro. Ma vorrei ricordare anche il lavoro svolto dalla commissione Antimafia. Abbiamo proposto una modifica della legge sullo scioglimento di comuni: la norma attuale è stata pensata per quei comuni, in contesti tipicamente mafiosi, come Sicilia e Calabria, di piccole dimensioni.
Marino è adatto a rivestire il ruolo di sindaco di Roma?
«Risponderà chi ha responsabilità nel partito, non certo può farlo la presidente dell’Antimafia».