Il Sole Domenica 30.8.15
Impariamo a contare
Miliardi di galassie
di Patrizia Caraveo
Abbiamo imparato a contare da piccoli e ci è rimasta l’idea che contare sia, tutto sommato, semplice. Quando non bastano più le dita si passa ai numeri: dopo le decine ci sono le centinaia, le migliaia, i milioni, i miliardi, i trilioni. Come si arriva a dire che siamo di fronte a milioni o miliardi di oggetti? Non li abbiamo certo contati uno per uno. Pensiamo ai fili d’erba di un prato. Contarli sarebbe lunghissimo, oltre che tediosissimo. Molto più veloce è servirsi di un campione. Si parte da una piastrella di prato di dimensioni ben definite (ma piccole) e si contano i fili d’erba che contiene. Basterà poi moltiplicare il risultato che abbiamo ottenuto per il numero di piastrelle contenute nel prato e il gioco è fatto. Il numero finale non sarà preciso al filo d’erba, ma non sarà nemmeno troppo sbagliato. All’interno di un ragionevole errore, potremo dire di sapere quanti fili d’erba ci sono in un prato di determinate dimensioni. La tecnica del campione si può applicare in tutti gli ambiti: è così che gli astronomi hanno stimato il numero delle galassie nell’Universo visibile. Un’immagine profonda dello Hubble Space Telescope è stata esaminata con grande attenzione per ricavare il numero di galassie che contiene. Il risultato è stato poi moltiplicato per il rapporto tra la dimensioni del campo di vista dello HST e la sfera celeste. Per arrivare al risultato finale bisogna considerare che l’Universo non è statico, ma piuttosto evolve nel tempo mentre lo spazio si espande, inoltre capita spesso che le galassie interagiscono tra loro e si fondano. Tutti effetti che influiscono sulla stima del numero di galassie nell’universo visibile, numero che si aggira tra 100 e 200 miliardi, galassia più, galassia meno.
È sorprendente pensare che contare le galassie sia un esercizio tutto sommato più semplice che contare le cellule del nostro corpo. Benchè facilmente accessibili, le nostre cellule variano di forma e dimensioni molto più delle galassie. Pelle, sangue, ossa, muscoli, organi interni sono fatti da cellule di forma e dimensioni diverse. In più la loro densità può variare in modo significativo da un organo all’altro. La campionatura di un essere umano è molto più complicata di quella dei fili d’erba o delle galassie, causando una grande incertezza nel numero di cellule presenti. Il risultato più recente, ottenuto all’Università di Bologna, dice che un essere umano “medio” è formato d 37 trilioni di cellule. Più delle galassie dell’intero Universo.