giovedì 27 agosto 2015

Corriere 27.8.15
Fischi dei neonazisti contro Merkel: «Traditrice»
Contestata durante la visita a un centro di accoglienza
La cancelliera: tolleranza zero, basta odio
di Giuliana Ferraino


Berlino «Volksverräterin, Volksverräterin», traditrice del popolo, gridano e fischiano alcune decine di manifestanti di estrema destra all’arrivo della cancelliera tedesca, Angela Merkel, al centro di accoglienza per i profughi di Heidenau, vicino a Dresda, in Sassonia, teatro lo scorso fine settimana di violenti scontri tra neonazisti e polizia. La cancelliera, alla sua prima visita in un rifugio dallo scoppio dell’emergenza migranti, replica promettendo «tolleranza zero» contro l’odio razziale e nuove regole, da settembre, per la gestione di chi richiede asilo politico. Mentre il governo ha già varato nuovi fondi per aiutare le municipalità ad affrontare i costi degli arrivi, stimati in quasi 800 mila quest’anno, quattro volte di più che nel 2014.
«Non c’è tolleranza per coloro che mettono in discussione la dignità degli altri, nessuna tolleranza per coloro che non sono disposti ad aiutare dove è richiesto un aiuto legale e umanitario», ha affermato Frau Merkel definendo ancora una volta «vergognose e abiette» le violenze dei dimostranti di estrema destra, che hanno sdegnato e fatto mobilitare l’intera classe politica contro la nuova ondata di xenofobia. Dopo aver di fatto sospeso l’accordo di Dublino, rinunciando a rimandare i rifugiati siriani al Paese di ingresso in Europa, ieri la cancelliera ha annunciato che il mese prossimo il governo cambierà la legge per alleviare il peso che grava sulle città tedesche in difficoltà a gestire l’ondata di rifugiati.
Mentre Merkel parlava, dall’altro lato della strada, i simpatizzanti di estrema destra, sotto la sorveglianza della polizia, scandivano slogan odiosi, presi a prestito dalle dimostrazioni populiste e anti-islam , accompagnati dal rumore dei clacson di decine di automobili, un’azione preparata e divulgata attraverso i social network dai gruppi neonazisti.
In mattinata, a sua volta, il presidente della Repubblica Joachim Gauck ha visitato a Berlino un centro ricavato nell’ex municipio di Wilmersdorf, che da circa due settimane accoglie 530 persone che chiedono asilo politico.
Ma l’escalation di violenza continua. La notte scorsa sono avvenuti altri due incidenti: a Lipsia, in Sassonia, c’è stato il tentativo di appiccare il fuoco a un centro (ancora vuoto) per rifugiati; a Parchim, la polizia ha arrestato due uomini che avevano fatto irruzione in un rifugio armati di coltelli. Soltanto nel primo semestre del 2015, in Germania si sono registrati circa 150 attacchi e incendi dolosi contro i centri per i rifugiati.