venerdì 10 luglio 2015

Repubblica 10.7.15
Esposito (Pd): “Il sindaco deve tagliare più teste”
intervista di Giovanna Vitale


ROMA «Era inevitabile che lo sfracello della giunta Alemanno si riverberasse sulla giunta Marino», dice il senatore Stefano Esposito, componente dell’Antimafia e commissario pd a Ostia. «Io a Ignazio ho sempre fatto una sola critica: dalla prima ondata di Mafia Capitale alla seconda, avrebbe dovuto tagliare più teste nella struttura amministrativa».
Solo nella struttura amministrativa?
«Il Pd con il commissario Orfini un po’ di lavoro aveva iniziato a farlo. Detto questo, elementi di discontinuità ci sono stati: mentre Alemanno ci ha messo 5 anni a consolidare un sistema in cui il sodalizio mafioso ha cantato e ballato, in un anno e mezzo Marino ha fatto quello che ha potuto».
Ma con tre dipartimenti- chiave commissariati e due o tre municipi forse azzerati, Marino ha ancora agibilità politica per andare avanti?
«Secondo me sì, anche se io non so ancora quali sono i dipartimenti e i municipi “incriminati” dalla relazione Gabrielli. Se però fosse confermato che il X municipio verrà commissariato per mafia io sarei contento: quando a marzo sono arrivato a Ostia ho trovato di tutto, sedicenti associazioni antimafia, ex poliziotti collusi e imprenditori compiacenti. Ho scritto tutto in un dossier inviato alla presidente Bindi. La dimostrazione che il Pd non ha dormito ».
E il sindaco invece sì?
«Su Ostia ha continuato sulla linea di disattenzione degli ultimi 20 anni».
Posto che ci siano le condizioni per continuare, cosa dovrebbe fare Marino?
«Mettere poderosamente le mani sulla macchina, ma pure sull’amministrazione più politica».
Cambiando la giunta?
«Sì. E la relazione Gabrielli ci aiuterà a capire come. Io credo ci voglia qualche Alfonso Sabella ( il pm-assessore alla Legalità, ndr ) in più. Quella che si apre è una fase difficilissima perché adesso, forti del fatto che non siamo assimilabili ad Alemanno, bisogna dare delle risposte. L’onestà non basta più, serve impugnare il bastone. L’unica cosa da non fare è far finta che tutto vada bene».