domenica 7 giugno 2015

Repubblica 7.6.15
La nuova Cosa di sinistra Landini: “Non mi faccio ingabbiare in un partito”
Il leader Fiom all’assemblea di Coalizione sociale “Raccoglieremo chi è contro questo premier”
di Alberto Custodero


ROMA “Coalizione sociale” di Maurizio Landini ha cominciato ieri il suo cammino al centro Frentani di Roma. E come ha voluto il segretario Fiom, la partenza è stata «dal basso». Dai lavoratori, dalle associazioni, dai sindacati. C’erano tanti ex militanti degli anni Settanta. E poi i militanti di Arci (che hanno aperto i lavori), dei centri sociali, dei movimenti studenteschi come Onda, del forum per “l’acqua bene comune”, di Legambiente, di Action “sfratti zero”, di “sciopero sociale”. Accanto a loro, sono spuntati a sorpresa (e per la prima volta), associazioni e gruppi di professionisti, avvocati, notai, lavoratori autonomi a partita Iva, categorie di questo pianeta di lavoratori spinte dalla crisi a cercare un rapporto con i sindacati. Insomma, un centinaio di associazioni per centinaia di simpatizzanti, molti studenti, molti esponenti della scuola, molti sindacalisti, fra questi il predecessore di Landini, Gianni Rinaldini, oggi coordinatore nazionale dell’area programmatica della Cgil.
Coalizione Sociale diventerà dunque un partito e Landini ne sarà il leader? «La prossima volta ve lo dirò in cinese — ha risposto quasi stizzito il segretario Fiom — Coalizione sociale è nata fuori dai partiti, per ricostruire la politica. Non mi faccio ingabbiare dal partito. Inizia un percorso che vuole essere democratico al massimo. Le presenze di questi giorni dimostrano che il bene del Paese si fa cercando di unire ciò che Renzi e il suo governo divide».
Obiettivo della due giorni, ha poi spiegato, è quello di selezionare, attraverso numerosi gruppi di lavoro, tre o quattro temi fondamentali sui quale scatenare delle campagne nazionali che potranno sfociare anche (ma non necessariamente) in referendum. Due temi sono già stati individuati, e sono quelli del jobs act e della riforma della scuola. Gli altri potranno essere legati all’ambiente. C’è grande attesa, intanto, per l’intervento di Stefano Rodotà previsto per oggi.
Nonostante non sia stato consentito loro di parlare, qualche politico s’è affacciato, ieri, al centro Frentani, come i deputati di Sel Nicola Fratoianni e Giorgio Airaudo. E l’europarlamentare Eleonora Forenza della lista Tsipras-L’Altra Europa. «Pur non essendo stati invitati i partiti — ha detto Forenza — l’assemblea di Coalizione sociale ha un valore politico: quello di ricomporre i pezzi di società che il neoliberismo ha diviso». «Siamo qui per ascoltare — ha aggiunto Airaudo — perché non si ricostruisce la politica attraverso i ceti, ma è con il radicamento sociale che si risponde ai problemi dei cittadini che il governo non risolve più».