Repubblica 1.6.15
Stefano Fassina (Pd)
“Adesso nel partito non cerchiamo i capri espiatori”
“Avevamo ragione quando dicevamo che la Paita avrebbe allontanato molti”
“Siamo di fronte a errori clamorosi, cambiamento radicale”
intervista di Wanda Valli
GENOVA Stefano Fassina, esponente dell’ala sinistra del Pd, non è troppo sorpreso da quello che sta accadendo in Liguria dove, tra exit poll e proiezioni, le docce gelate arrivano a ripetizione.
Fassina, doveva essere l’Ohio, ma per il premier la Liguria assomiglia a un Vietnam.
«E’ doveroso aspettare i risultati, comunque è evidente il dato politico che emerge, Una parte del popolo democratico ha detto no alla Paita e al suo progetto di governo della Liguria segnato da rapporti con il centrodestra a partire dalle primarie».
Se il trend rimanesse questo, e non c’è solo la Liguria a sorprendere, brutta botta per il segretario premier. Che farete voi della minoranza Pd?
«E’ evidente un dato politico nazionale che sembra comune a tutte e sette le Regioni, è un messaggio chiaro diretto al governo di Matteo Renzi» Quale messaggio?
«Cambiare radicalmente rotta. Quando non ho votato il jobs act, la legge elettorale o la nuova scuola, l’ho fatto, e non ero da solo, perché avevamo raccolto un malessere diffuso nel nostro elettorale che non gradisce la svolta liberista e plebiscitaria del premier» E in Liguria che cosa è successo?
«L’aspetto inequivocabile è il risultato deludente della Paita. Avevamo ragione noi quando abbiamo segnalato che quella operazione politica avrebbe allontanato parte dei nostri elettori, perché non erano convinti, perché la vivevano male»
Gufi e indovini?
«Non si tratta di essere gufi, è un ragionamento politico che è apparso subito chiaro» In compenso, il candidato della sinistra, Luca Pastorino è accreditato di una percentuale dignitosa.
«La candidatura di Pastorino, come partecipazione al voto e convinzione di chi lo ha scelto, ha avuto un buon riscontro, tanto più che è si è sviluppata in pochissime settimane e senza spiegamenti di forze» Senza Pastorino in campo, però, Paita sarebbe andata molto meglio, quindi aveva ragione Renzi: chi vota a sinistra fa vincere la destra?
«Alt, non si cerchino capri espiatori. Chi non ha votato Lella Paita, se non avesse avuto una candidatura come quella di Pastorino, avrebbe votato i Cinque Stelle o sarebbe rimasto a casa. « Che accadrà ora dentro il Pd?
«Spero si faccia tesoro della lezione di queste elezioni regionali. Siamo di fronte a errori clamorosi, serve un cambiamento radicale» Il centrodestra unito è rinato, almeno pare. O no?
«Aspettiamo perché il rapporto tra la Lega e Forza Italia è molto diverso da quello che era nel passato e siamo di fronte a un’altra preoccupazione» Intanto il movimento di Grillo ha beneficiato del caos Pd.
«In questi ultimi giorni, sono stato in molte scuole e ho trovato tanta gente che aveva scelto il Pd e ora invitava apertamente a votare per protesta Grillo e i suoi. E’ una richiesta di alternativa politica, a cui rispondere.